Magazine Libri

Daniel Vartanian Series di Karen Rose

Creato il 08 marzo 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Karen Rose

Daniel Vartanian Series di Karen Rose
Karen Rose vive a Washington con il marito. Prima di cominciare a scrivere lavorava come ingegnere, ma come lei stessa afferma: “Avevo la testa piena di scene e di immagini, tanto che non riuscivo a concentrarmi sul mio lavoro, e così ho cominciato a scriverle. Tutto è iniziato per divertimento, ma presto mi sono resa conto di non poterne fare a meno.” I suoi romanzi hanno scalato i vertici delle classifiche più prestigiose: The New York Times, Usa Today, Sunday Times, Der Spiegel, e sono stati tradotti in dodici Paesi riscuotendo grande successo di pubblico e di critica. Muori per me è il primo titolo di una trilogia che vi terrà con il fiato sospeso.

Daniel Vartanian Series;

1. Muori per Me (isbn::9788865080337)

2.

3.

Daniel Vartanian Series di Karen Rose
Titolo: Muori per me
Autore: Karen Rose
Serie: Daniel Vartanian Series
Edito da: LeggereEditore
Prezzo: 10 euro
Genere: Narrativa, Sentimentale
Pagine: 568 pg.
Voto:
Daniel Vartanian Series di Karen Rose

Daniel Vartanian Series di Karen Rose

Trama; Un assassino implacabile, un videogioco dove le vittime sono reali. Un detective e un’archeologa uniscono le loro forze per fermare un gioco crudele. Ma l’efferatezza dei crimini non riuscirà a smorzare la tensione sensuale che si scatena fra i due, inesorabile sin dal primo istante.

Sedici fosse: alcune di esse sono ancora vuote, altre ospitano cadaveri disposti con una cura meticolosa. Le vittime sono state brutalmente torturate e le tecniche di cui si serve l’assassino provengono da una delle epoche più oscure dell’umanità: l’Inquisizione. È per questo che il detective Vito Ciccotelli decide di rivolgersi a Sophie Johansen, un’archeologa specializzata in storia medievale. Nonostante gli anni di esperienza i due si ritrovano ad affrontare la lama affilata del terrore. Il killer non ha ancora finito la sua opera, e chi cercherà di fermarlo rischia di trasformarsi nella nuova pedina del suo gioco di morte. Vito teme che il prossimo grido di orrore possa essere quello di Sophie, proprio ora che l‘ha trovata, ora che la passione è tornata a travolgerlo.

Recensione;

Ero veramente entusiasta di avere finalmente tra le mani questo libro che, dobbiamo assolutamente dirlo, ci offre più di 500 pagine per soli 10 euro. Ho iniziato la lettura e devo dire lo scenario iniziale mi ha un po’  lasciata perplessa poichè mi sembrava fosse rappresentata perfettamente un’ atmosfera da film horror, più precisamente, mi è tornato alla mente Saw l’horror senza fine di cui sono stati messi in scena infiniti capitoli. Troviamo dunque un torturatore sadico, chiamato Munch (che ci fa ricordare il quadro Urlo del famoso pittore, capirete poi perchè) e dei dettagli peculiari che lo attorniano come telecamere, una vittima legata con nodi impossibili da sciogliere e delle grida agghiaccianti. Ma l’autrice, fortunatamente va più a fondo di un semplice film horror di bassa categoria e descrive l’ambiente adibito alle sevizie rendendo vivide le caratteristiche del torturatore e la sua pazzia; egli compie questi atti e li registra con le telecamere per poi dipingerli ma soprattutto per fare un opera che colga l’essenza della Morte. Mano a mano che andiamo avanti con la storia scopriamo sempre più i dettagli e con accuratezza l’autrice ci descrive le torture medievali che Munch mette in atto.

Un altro personaggio di spicco nel libro è sicuramente la simpaticissima Sophie una donna archeologa appassionata del suo lavoro, irascibile e sensibile ma un pò bizzarra. Per il suo modo di vestire, hippy e poco curato, dimostra molti anni in meno. Si troverà ad aiutare la polizia a compiere le indagini per trovare il torturatore e tutti questi fatti che la metteranno in primo piano porteranno in luce anche delle emozioni nascoste dentro di lei e i ricordi di un passato sofferente. Il lettore scopre così il primo “mistero” sulla simpatica Sophie, fa congetture ed è curioso.

Veniamo poi ad un altro protagonista, Vito Ciccottelli il detective che si addossa il caso. Ed ecco una piccola nota negativa che volevo fare cioè la scelta di questo nome che secondo me, non è per niente ideale specie quando veniamo a sapere che quest’uomo è affascinante, insomma un bell uomo e il nome Vito a me suggerisce tutt’altro. Ma forse è solo un problema mio.

L’incontro tra Sophia e Vito poi ha dell’incredibile; è praticamente un amore a prima vista tanto che Vito pensa subito che guardare Sophie è come sentirsi a casa. Questo scelta dell’autrice  non mi ha convinta personalmente, avrei preferito un approccio più naturale tra i due. I loro comportamenti e le loro reazioni ai sentimenti mi sono sembrate a volte eccessive e a volte troppo infantili.

Però non ci si riesce a staccare dal libro, io in una giornata l’ho finito e l’autrice per tenere sveglia la nostra curiosità ha adottato una strategia ben precisa. I capitoli sono suddivisi infatti in sottocapitoli, ognuno dei quali tratta di un personaggio diverso, visto che in questo libro si incrociano molte persone, tutte degne di nota, o di fatti diversi come la storia d’amore tra Vito e Sophia o il trattare il caso dal punto di vista del torturatore o dei  famigliari  delle vittime. A proposito di queste è  da notare come troviamo raccontato veramente poco di Daniel, figlio di una coppia barbaramente uccisa, colui che dà poi il nome a questa trilogia. Sono veramente curiosa di sapere qualcosa di più di questo personaggio che a prima impatto mi ha lasciato ben poco e scoprire il suo ruolo nei capitoli successivi della trilogia.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :