“Dante e le Donne del Paradiso”, a Pescara una mostra sulle figure femminili nel poema dantesco.
Piccarda Donati, Cunizza da Romano, Costanza d’Altavilla, sono solo tre delle importanti figure femminili che costellano il Paradiso dantesco e che hanno ispirato la mostra “Dante e le Donne del Paradiso”, in esposizione fino al 1 dicembre prossimo nella Sala D’Annunzio dell’Aurum, a Pescara.
La mostra è uno degli eventi organizzati dalla Fondazione Casa di Dante in Abruzzo, che ad un anno dalla scomparsa del suo fondatore Corrado Gizzi, continua il suo ciclo di manifestazioni iniziato ormai trent’anni fa. Ad interpretare le figure femminili del Paradiso dantesco, otto artisti di fama nazionale ed internazionale: Edi Brancolini, Franco Cilia, Giulio De Mitri, Danilo Fusi, Impero Nigiani, Romano Notari, Teresa Noto e Luminita Taranu, che con le loro opere hanno tratteggiato e ridefinito, in chiave moderna, il ruolo fondamentale della donna nella terza Cantica.
Se nella Divina Commedia, specialmente nelle prime due cantiche, è Dante insieme alla sua guida, il poeta latino Virgilio, a percorrere la via della redenzione attraverso l’oltretomba, nel Paradiso il poeta sembra quasi voler lasciare il proprio ruolo a Beatrice, presenza femminile che riesce a dare un senso all’ascesa di Dante nei cieli. La centralità di Beatrice nell’ultima cantica rivela ancora una volta il genio dantesco e mette in luce il prestigio che il sommo poeta accorda alla figura femminile, in un periodo storico come quello medievale, in cui impera il maschilismo culturale. La Beatrice dantesca invece oltre che donna amata è la stimolatrice unica del pensiero del poeta e testimone della sua ascesa spirituale. Oltre alla presenza di Beatrice, alla guida dell’ascesi dantesca, il poeta incontra altre importanti figure femminili: Piccarda Donati, monaca per vocazione ma costretta al matrimonio, Costanza d’Altavilla, costretta a sposare Enrico VI dal cui matrimonio nacque Federico II di Svevia, Cunizza da Romano donna di grande bellezza, che per i suoi tempi diede scandalo con le sue passioni amorose, Raab la meretrice raccontata nella Bibbia, sostenitrice dell’avvento di Gesù e di San Paolo.
Quando poi, entrato nell’Empireo, San Bernardo sostituisce Beatrice come guida, Dante si imbatte in altre importanti figure femminili come la Vergine Maria, Rachele, Sara, Giuditta e Rebecca, figure fondamentali dell’Antico Testamento. Ad accomunare le Donne del Paradiso dantesco la mancanza di risentimento, l’emancipazione dalle passioni terrene e l’ambizione unica al raggiungimento di Dio. Dante Alighieri si fa così antesignano di una considerazione alta e dignitosa del Femminile, conferendo alle donne del Paradiso un ruolo essenziale.Agli artisti protagonisti della mostra, il plauso di aver saputo reinterpretare ed attualizzare l’arte e la Commedia Dantesca. Tutte le opere, corredate anche di informazioni sugli artisti, sono già disponibili sul catalogo della mostra, edito dalla Casa Editrice Ianieri di Pescara.
Lo spazio Aurum che ospita la mostra è in via Luisa D’Annunzio a Pescara, l’ingresso all’esposizione è libero e telefonando al 349 2859309 sarà possibile prenotare visite guidate.
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