BODYGAME
prologo alla nuova produzione
Oggi vorremmo solo che vi sediate e proviate a sentire ciò che accade come qualcosa di personale. Senza riempirvi di troppe parole.
Questo è solo l'inizio di un lungo cammino verso la nuova produzione: saremo in 5 e stasera ne vedete 2; sviluppiamo temi per me fondamentali - già iniziati in due spettacoli, AB [Against Bodies] e , e nel progetto Spazio Corpo e Potere
[quale corpo oggi? Il suo significato sociale? Oggi, cosa è il corpo? Cosa sta diventando? Che posto ha? oggi il corpo è uno spazio di confine, di conflitto, o di ri-generazione? Esiste lo spazio dell'uomo? Le relazioni tra gli individui? I rapporti umani?]
Questa sera iniziamo a dare spazio al corpo, noi che lo sveliamo, voi che lo accogliete.
Proviamo. Provate.
Noi partiamo a mani vuote, siamo esposti, non ci difendiamo né ci mascheriamo. Il nostro corpo, il vostro corpo, il suo significato, il suo "esistere oggi"; all'interno e all'esterno di sé disposti a comunicare, a interagire con il momento in cui siamo e con le persone presenti abbandonando ogni forma autoreferenziale, in modo da potersi scambiare anche cure e attenzioni. Siamo disposti a svuotare tutta la vita per qualche secondo per riorganizzarla anche grazie a voi. Corpi veri, forse imperfetti, onesti, pieni di desiderio.
Esploriamo i tempi reali di una fisicità che disegna una mappa aperta e libera. Il corpo popolato di ricordi personali e culturali, fantasie, accadimenti. Tracce che permangono nel corpo di ognuno, nella memoria, nella vita di ognuno. Perché ci sono mille contatti, anche minimi, casuali. Influenze particolari che ti entrano nel corpo e non sai dove vanno a finire.
Il presente non ha forma, c'è solo corpo e movimento, nulla è statico, né sicuro, né sotto controllo. Dobbiamo fare i conti con il passato mentre progettiamo il futuro. E il presente è semplicemente lì, un attimo da cogliere in profondità. Essere in contatto davvero con il corpo, spesso, è ciò che provoca la paura. Ed è ciò che genera la bellezza. Esattamente come nella vita. Federicapaola Capecchi
"[...] ma che è esplosiva affermazione
che esiste qualcosa a cui fare posto: il mio corpo. " Antonin Artaud - Per farla finita con il giudizio di Dio
"[...] L'idea che ho di me è che non so nulla e sento sempre qualcosa di diverso in merito a un'idea del dolore e dell'amore che non può non uscirne [...]" Antonin Artaud
"[...] Il Teatro, l'attimo non ripetibile, il rapporto fisico con ciò che accade, la distanza minima tra chi fa e chi ne viene coinvolto sono le armi più taglienti di cui, ancora, l'umanità dispone per concedere al Tempo di vincere la battaglia con il grande Freezer Elettronico [...] e, forse, anche schierarsi per una visione non retinica dell'arte, non arruolata della vita. " Francesco Tadini
CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE: tutto avviene in un unico spazio.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: [email protected] - +39 02 26 82 97 49 -
CHI VUOLE GIA' ACQUISTARE IL BIGLIETTO: PAYPAL email [email protected]