Venendo da Nord, in mezzo a quella
bellissima e gustosissima zona geografica nota come Chianti, si trova
un piccolo paese, mezzo arroccato su una collina, che si chiama
Panzano in
Chianti.
Qui potete trovare una macelleria
storica, gestita da un personaggio la cui passione per quello che fa
traspira fino alle strade limitrofe.
Parliamo dell'Officina di Dario
Cecchini, macellaio/ristoratore/intrattenitore.
Quando arrivi in paese riconosci il
posto per due motivi:le mura colorate di bianco e rosso e la fila di
persone fuori dalla macelleria con la macchina fotografica al collo,
una bruschettina in mano e un sorrisone stampato in faccia. Fuori dal
locale c'è una lapide che ricorda il periodo della mucca pazza,
quando vietarono la vendita della Fiorentina con l'osso (la lapide
più o meno recita “Ridotta invalida preferì la morte”, credo la
mutilazione faccia riferimento alla privazione dell'osso ma è una
mia ricostruzione).

Per poter godere della carne le
soluzioni sono due, il ristorante aperto la sera e il fast food
aperto a pranzo.
Passiamo a Panzano per le 12,00 quindi
testiamo il fast food.
Due menù, uno di degustazione molto
curato ed un altro molto più “fast”: medaglione da 250gr in
crosta di pane, cipolla, patate al forno e vari ed eventuali.
Servizio cortese, multilingue e veloce.
Basti pensare che si è affacciata una ragazza dicendo che era
vegetariana e hanno lo stesso trovato una soluzione soddisfacente.
Tenete presente che è un locale annesso ad una macelleria, non
proprio un posto da vegetariani.
Quando arriva il medaglione mi
commuovo. Avido mi getto sulle patate. Un saggio una volta mi disse
che le patate al forno permettono di capire molto della qualità di
un locale. Qui promettono godimento. Ho preso il medaglione al
sangue, per non offendere nessuno.
Arriva perfetto, al sangue ma non
grondante (una volta un cuoco mi disse che se la carne è buona non
gronda carne. Non so se è vero ma ho in mente i tre posti dove la
carne l'ho chiesta al sangue e non grondava ed era sempre ottima).

Allora, questo medaglione è così
tenero che potrei darlo a mia figlia di sei mesi che ancora non ha i
denti. Una goduria, si sente il sapore della carne (che non è così
banale, spesso la carne appaga la parte meccanica del nostro pranzo
con la masticazione ma non sempre quella gustativa, spesso la carne
non ha sapore o quasi), il piacere di sentire le papille gustative
esplodere. Cipolle, verdure, pane toscano, olio, patate formano un
gruppo di supporto eccezionale al gran concerto di sapori e gusto.
Dieci minuti di paradiso, piatto veloce ma appagante. Il tutto
accompagnato da un buon bicchiere di rosso, di quello che si
accompagna bene e che non si sente in testa.
Alla faccia di confonde il cibo FAST
col cibo TRASH, qui il servizio è veloce (ma nessuno ti incalza o ti
caccia) ma la qualità è eccelsa.
Insomma, venendo da Dario Doc abbiamo
colmato uno di quei vuoti che ci disonoravano come “Motociclisti da
Tavola”. Il prossimo anno lo metteremo sicuramente in programma per
una bella gita di gruppo e un giorno ci torneremo anche la sera, dove
azzannare fiorentine di livello.