Uno che inizia la propria carriera con un film come π - Il teorema del delirio o è un genio o è un pazzo. Le sue opere successive hanno fatto propendere più per il genio (Requiem for a Dream) o più per il pazzo (L’albero della vita dai cui rami si è sviluppato il The Tree of Life di Terrence Malick, forse). Quindi è rimasto in bilico verso la sanità mentale, grazie allo stile documentaristico nudo e crudo con cui in The Wrestler ha donato vita e anima a quel non-sport che è il wrestling, il più inutile spettacolo dopo quello di Fiorello. Oppure verso la malattia mentale pura, con le visioni della ballerina Portman di Black Swan, con cui si è confermato ai vertici del cinema mondiale e ha pure inciso sulla cultura pop dei nostri giorni.Ma siccome anche i registi multimilionari per mantenere il loro costoso stile di vita dissoluto devono scendere a compromessi, indecisi se comprare una Ferrari o una Lambo ma tutt’e due no perché la crisi economica si fa sentire pure per loro, Aronofsky in quest’annata ha pure diretto un video per quell’obbrobrio musicale rappresentato dall’infausta e moralmente sbagliata unione di Lou Reed e Metallica. E quindi ha anche diretto alcuni spot pubblicitari per la Revlon (con Jessica Biel e Pharrell Williams), Yves Saint Laurent (con Vincent Cassell) ma anche una dura campagna contro le metanfetamine (quest’ultima credo l’abbia girata gratis). Portando a casa risultati visivamente sempre notevoli.Comunque troppe parole sono state persino sprecate. Per parlare di Darren Aronofsky basterebbe infatti una parola sola: GENIO.
Uno che inizia la propria carriera con un film come π - Il teorema del delirio o è un genio o è un pazzo. Le sue opere successive hanno fatto propendere più per il genio (Requiem for a Dream) o più per il pazzo (L’albero della vita dai cui rami si è sviluppato il The Tree of Life di Terrence Malick, forse). Quindi è rimasto in bilico verso la sanità mentale, grazie allo stile documentaristico nudo e crudo con cui in The Wrestler ha donato vita e anima a quel non-sport che è il wrestling, il più inutile spettacolo dopo quello di Fiorello. Oppure verso la malattia mentale pura, con le visioni della ballerina Portman di Black Swan, con cui si è confermato ai vertici del cinema mondiale e ha pure inciso sulla cultura pop dei nostri giorni.Ma siccome anche i registi multimilionari per mantenere il loro costoso stile di vita dissoluto devono scendere a compromessi, indecisi se comprare una Ferrari o una Lambo ma tutt’e due no perché la crisi economica si fa sentire pure per loro, Aronofsky in quest’annata ha pure diretto un video per quell’obbrobrio musicale rappresentato dall’infausta e moralmente sbagliata unione di Lou Reed e Metallica. E quindi ha anche diretto alcuni spot pubblicitari per la Revlon (con Jessica Biel e Pharrell Williams), Yves Saint Laurent (con Vincent Cassell) ma anche una dura campagna contro le metanfetamine (quest’ultima credo l’abbia girata gratis). Portando a casa risultati visivamente sempre notevoli.Comunque troppe parole sono state persino sprecate. Per parlare di Darren Aronofsky basterebbe infatti una parola sola: GENIO.
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