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Dattero&fava; (love) story

Creato il 03 febbraio 2012 da Emmarale @emmarale
Ci sono patate e batate, datteri e dbatteri.

Ieri batate e oggi patate

Sarebbe stato più logico il contrario visto che ieri ancora non avevo il raffreddore (ma come? Io che non mi ammalo mai!? – ho anche la tosse e ho dormito malissimo stanotte...).

E invece ieri le patate erano proprio batate.

La batata (anche nota come patata dolce o patata americana) è una pianta erbacea perenne originaria dell'America centrale. 
Di questo vegetale si consuma il tubero, che è simile alla normale patata, ma ha un sapore più dolce. La batata viene anche utilizzata per la produzione di fecola (amido) e di alcol. Rispetto alla patata, la batata ha un contenuto in carboidrati simile e un apporto minerale vitaminico e calorico superiore.
Queste "batate" a quanto pare possono essere consumate crude perché infatti ieri...

A BPranzo.Ieri sono stata pranzo al Centro Botanico di via Cesare Correnti con Fabiana. 

Era la mia prima volta a pranzo e, come tutte le prime volte, è stata memorabile.Per non farvela tanto lunga, dato che il post vorrei parlasse di datteri (e i datteri ieri non li abbiamo proprio visti), abbiamo degustato un antipasto composto da tre assaggini crudisti e un piatto vegano io e vegetariano lei (ma poteva essere anche il contrario) sempre composto da tre creazioni. Tutti e due avevano un tortino di quinoa e spinaci (ma erano spinaci?) e il mio piatto si distingueva dal suo per via dei due pesci che in realtà erano sedano rapa con una leggera panatura (tipo l’inganno del mio pesce miglio,vi ricordate?).

Il problema di quando mangio al Mudra o in posti dalla cucina "non so come definirla perché tutto risulterebbe sminuente" come anche qui al Centro Botanico è che non riesco a pensare al cibo, nel senso che non visualizzo una singola portata che vorrei perché l'unica cosa che vorrei una volta seduta a tavola è concedermi di non pensare. Cosa impossibile in un bar/ristorante tradizionale dato che tra burro, sale e glutammato a tradimento passi la metà del pasto sul chi va là. Quando invece gli ingredienti sono scelti con cura, quasi sempre nel rispetto della stagionalità così che ogni verdura faccia il suo dovere per quel periodo particolare (anche se nel mio caso ha vinto il raffreddore - ma questo è un dettaglio), non accade e così ti puoi abbandonare ad un abbraccio ad occhi chiusi con il piatto.

Poi però non sapendo cosa hai mangiato non sei in grado né di raccontare né tantomeno di replicare (e perché mai dovresti farlo? Su Veganblog ci sono centinaia di ricette da poter replicare...). 

A conferma di quanto detto alla fine non sapevo cosa avevo mangiato!

Così questa mattina ho telefonato al bar del Centro Botanico per farmi dire giusto due cose e così si è scoperto che il carpaccio di mela, arancio e qualcosa era carpaccio di mela, arancio e sedano rapa bagnato con dell’aceto e non so cos’altro (questo non gliel'ho chiesto). 
E gli spaghetti che immagino fossero conditi con della barbabietola, a giudicare dal colore (anche questo non gliel'ho chiesto), erano batate.
Oggi invece il mio raffreddore mi ha costretta alle bpatate che insieme alle carote erano la sola cosa che sono riuscita a mangiare, indorate com'erano con del sale marino dell'Atlantico - non trattato (comprato ieri al Centro Botanico)-e un misto di olii, evo e di girasole, entrambi spremuti a freddo e biologici.
Tutta questa premessa per dirvi che ieri ho comprato anche un’altra cosa: il famoso e prezioso cacao crudo. Trattasi di "fave di cacao biologiche".
E considerati i ritmi a cui viaggio ultimamente con i post (ferma in sosta sul passo carraio, quattro frecce) meglio giocare di anticipo. Così ho pensato di farvi assaggiare qualcosa per San Valentino...

fave di cacao crudo

Nel dattero sta nascosta la fava di cacao, la riuscite a vedere?


Dattero-fava.Ho fatto un innesto di dattero e fava. 
Ho tolto il nocciolo del dattero e l’ho sostituito con la fava. Così ora il dattero abbraccia la fava: insieme stanno benissimo!

Del dattero vi dirò solo che è dolce, molto dolce (tutte le altre virtù le potete leggere nel post "The Date Day").  E della fava, oltre a dirvi che è piuttosto amara, vi dirò molto di più.

Questo innesto è ottimo da degustare in situazioni che richiedono velocità (non si ha tempo per la merenda ma si è vittime di un improvviso calo di energie). Oppure non si riesce bene a deglutire e magari con il naso intasato non si sentono troppo bene i sapori e non si ha voglia di nulla in particolare (cavolo, non riesci a capire di cosa avresti voglia!). Come anche prima di una qualsiasi pratica sportiva...
E rieccoci al solito argomento ricorrente di questo ultimo periodo.

Il cibo afrodisiaco.Sui datteri ne abbiamo già dette di cotte e di crude (in realtà più crude che cotte dato che ben si prestano a sostituire lo zucchero per i dolci crudisti, tipo appunto le barrette afrodisiache, ovviamente). Sul cacao ancora poco. Oltre ad essere un afrodisiaco dovete sapere che...Le fave di cacao.Nella cultura azteca il cacao era spesso menzionato come medicina locale, come lassativo e come ricostituente.

Felici.Dovete sapere che il cacao crudo contiene venti volte più antiossidanti del vino rosso e trenta volte più del tè verde. Il cacao crudo parrebbe avere il 367 per cento degli antiossidanti in più rispetto al migliore cacao tostato (che è quello biologico).
E' un'ottima fonte di magnesio, dopamina e serotonina e aiuta a combattere i radicali liberi, prevenire problemi cardiaci, regolare la pressione, rafforzare il sistema immunitario e regolare lo zucchero nel sangue. Contiene inoltre il triptofanoun aminoacido essenziale che va assunto con l'alimentazione dato che l'organismo non è in grado di sintetizzarlo, che è un precursore della serotonina e della melatonina. E' un antidepressivo, un ansiolitico e induce il sonnoE poiché viene disperso con il calore (a causa dell tostatura) è presente solo nel cacao crudo.

Beati.Ultimamente è stato ritrovato nel cacao raw un altro elemento interessante: l'anandamide.Deriva dal sanscrito ananda, ovvero "beatitudine interiore".L'anandamide infatti è un neurotrasmettitore che simula gli effetti dei composti psicoattivi presenti nella cannabis e quindi diminuisce l'ansia, la depressione, aiuta il buonumore e tiene sotto controllo l'appetito.

Tutto questo ce lo dice Susanna Eduini, nel capitolo dedicato ai "Supercibi" di quel libro galeotto "Il crudo è servito" che originò quel mio post de "La zucca illuminata"...Prima di cadere vittima dei fumi delle fave vi dico giusto tre coseLa prima. Nella rubrica "Vitamina Phi" su Phit Magazine di marzo troverete un bell'approfondimento sul raw food e sui Supercibi (il cacao è solo uno dei tanti).

La seconda.Da non perdere il piacere di questa tisana ayurvedica della Yogi Tea "Choco" Aztec Spiceche si ispira allo "Xocoatl", la venerata bevanda degli antichi Aztechi...

Scorza di cacao 65%, liquirizia, cannella, carruba, malto d'orzo, cardamomo, zenzero, chiodi di garofano, estratto di cannella, estratto di vaniglia, pepe nero, olio di zenzero, bacello di vaniglia. 

Serve altro?
Ah sì, sono tutti di agricoltura biologica.
La terza.Vi aggiorno sul discorso intolleranze.Seduta di test intolleranze + riflessologia plantare spostata al 17 febbraio che è un venerdì (prima data libera). E guarda caso era libero proprio l’orario che avevo richiesto. Quando si dice la fortuna!Bene, con il "Dattero-fava" do ufficialmente inizio alla serie di post dedicati a San Valentino!

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