David Nicholls e Sarah Quigley in Italia
incontri con gli autori
Venerdì 1 GIUGNO19.30 - Piazza del Duomo DAVID NICHOLLS con NICCOLO' FABI introduce Stefano SalisSabato 2 GIUGNO12.30 - Palazzo AffaitatiSARAH QUIGLEY con EMANUELE FERRARILa storia incontra la musica di Shostakovic introduce Enrico Reggiani
È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Ormai si sentono adulti e indipendenti, hanno davanti a sé l'intera vita, da afferrare a piene mani. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, il giorno successivo lasceranno l'università. Dopo una serata di grandi bevute sono finiti a baciarsi con passione, e poi tra le lenzuola. Ora sono lì, l'uno accanto all'altra, nell'alba di una vita nuova. Quel giorno, il 15 luglio 1988, Dexter e Emma si dicono addio per la prima volta. Le loro strade si separano, lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza. Emma non ha soldi, ha bisogno al più presto di un lavoro, e sogna di cambiare il mondo. Emma si sposterà a Londra, farà la cameriera in un pessimo ristorante messicano e prenderà due decisioni importanti: diventare insegnante e andare a vivere con il suo ragazzo, Ian, un comico che non riesce a strappare una risata. Nel frattempo Dexter, grazie alla sue conoscenze e alle possibilità economiche, entra nell'industria della spettacolo. Presenta un programma televisivo di dubbio gusto, assieme a una donna con cui si trova a uscire fin troppo spesso. È diventato dipendente dalle droghe, dal sesso facile e dalle celebrità di terza categoria che frequentano il suo mondo. Ma ogni 15 luglio c'è un momento speciale per entrambi: dove sarà Emma, cosa farà Dexter? Per venti anni, in quel giorno, si terranno in contatto. Nel corso di venti anni, ogni anno, per un giorno, saranno di nuovo assieme.
Il romanzo inglese dell'anno. Un bestseller europeo. Un trionfo critico, salutato da scrittori quali Nick Hornby e Jonathan Coe come un capolavoro al tempo stesso divertente e profondo.
Una commedia romantica, arguta e malinconica, capace di catturare l'energia sentimentale delle grandi passioni: i cuori spezzati, l'intricato corso delle storie d'amore e di amicizia, il coraggio, le delusioni e le speranze di chiunque abbia mai desiderato una persona che non può avere.
Primavera 1941. Rompendo il patto di non aggressione, la Germania di Hitler dichiara guerra all’Urss. Il 22 giugno 1941 l’esercito tedesco mette piede in territorio sovietico e, col favore della Luftwaffe, l’aviazione della Wehrmacht, avanza precipitosamente senza incontrare resistenza. A Leningrado, la grande, elegante città dove risiede il fiore dell’intellighenzia sovietica, l’angoscia si fa strada nella popolazione. Mentre le autorità sovietiche dispongono le truppe, guidate dal Maresciallo ukov, a difesa della città, larga parte dell’élite culturale, tra cui l’Orchestra Filarmonica e il suo stimato direttore, Yevgeny Mravinsky, si trasferisce nella tranquilla Siberia, per scampare ai bombardamenti. Dmitri Shostakovich, tuttavia, stimato e noto compositore, decide di non abbandonare al suo destino Leningrado, anima culturale della Santa Madre Russia. Passa perciò le ore a scavare trincee o a spegnere gli incendi come aiuto pompiere e, nelle ore libere, rintanato nel suo studio fino a tarda notte, a lavorare a un grandioso progetto: una nuova sinfonia dedicata alla città, un inno alla libertà che infonda coraggio e ardimento nei cittadini di Leningrado, nella loro lotta contro il nemico invasore. L’ostinazione di Shostakovich è tale che, una volta costretto a lasciare la città e a rifugiarsi nella lontana Kuibyshev per mettere al riparo i suoi, continua a lavorare strenuamente alla sinfonia e a portarla a termine. Nell’agosto del 1941, i tedeschi stringono d’assedio Leningrado e per novecento lunghi giorni impediscono qualsiasi regolare via d’accesso alla città. Miracolosamente, però, la sinfonia di Shostakovich dalla remota Siberia riesce ad arrivare a Leningrado tra le mani di Karl Eliasberg. Solitario, timido e balbuziente direttore dell’Orchestra Radio di Leningrado che vive con la madre anziana e malata ed è deriso da molti, Karl Eliasberg, con l’aiuto di Nikolai Nikolayev, il violinista che ha perso la moglie e non ha più ritrovato la figlia durante l’assedio, e di un gruppo di musicisti straziati dalla fame e dal freddo, riesce a eseguire la sinfonia. Un piccolo, eroico gesto che ha una immediata risonanza nella città cinta d’assedio e contribuisce non poco alla sua vittoriosa resistenza contro la barbarie nazista. Questo romanzo è la magnifica storia di questo gesto.