Davids al Barnet allena il club gratis

Edgar Davids

STORIE (Milano). Beh, lui, nel suo ruolo, nei suoi ruoli, lo può sicuramente essere considerato uno dei migliori calciatori di tutti i tempi. Lui è Edgar Davids, 40 anni già compiuti, player manger di un Barnet che aveva raggiunto l’anno scorso per portare esperienza. Ebbene, il passato campionato gli ha riservato una retrocessione dalla quarta alla quinta serie e lui… e lui è rimasto. In questa domenica ha giocato contro il Wrexham in casa, dirigendo i suoi dal campo come usa fare dal campionato 2012-2013. Ieri il paludato Guardian è uscito con un bel racconto sulla sua esperienza nella piccolissima franchigia inglese e ha dipinto il ritratto di un grande uomo di calcio a tutto tondo, nonostante i 40 anni e una bacheca personale piena di allori di livello mondiale. Lui ora è al Barnet per scelta e, udite, udite, allena gratis prendendo solo qualche soldino di rimborso spese per le sue sudate da calciatore. Certo si è concesso una piccola stravaganza quando ha scelto il numero di maglia per questo campionato. Perché? Semplice, perché ha scelto il numero uno, concessione da star. Però mangia calcio, impara ad allenare e mette al servizio dei compagni, certamente meno dotati di scienza calcistica rispetto a lui, tutta la sua scienza calcistica. Il Guardian ha interpellato, per farsi raccontare il personaggio Davids di oggi, il suo assistant coach, l’amico d’infanzia Ulrich Landvreugd: “L’ho incontrato la prima volta quando avevamo 11 anni, giocavamo in strada. Io ero il più forte del mio team, lui del suo. Non ci siamo più persi di vista”. Così in questa storia di avversari e d’onore, è nata un’amicizia che ora vuole riportare in alto il Barnet, nonostante la retrocessione in quinta serie. “E’ un perfezionista – dice Ulrich di lui -, uno che lavora come un matto e che non lascia mai niente di intentato”. Già, perché Davids è uno che vuole mantenere la parola data e lo fa dandosi gratis a un club che gli sta facendo imparare il mestiere dell’allenatore in tutta serenità. Così, un gesto d’altri tempi: Davids fa lo stage gratuito da allenatore e non si tira indietro. Diventerà grande in panchina, come lo è stato sul campo. Come al solito, però, essendo uno street fighter, ha scelto la strada meno facile.

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