Alla fine il ddl intercettazioni passa al Senato con il voto di fiducia, come dire bavaglio alla stampa e colpo letale alla possibilità per la magistratura di utilizzare questo importante strumento di indagine .Grande bagarre in aula, dove il PD è uscito e non ha partecipato al voto, palesando in forma clamorosa il proprio dissenso. Legge giusta o sbagliata? Esiste o meno , in Italia un problema di privacy?La risposta bipartisan è si, chiaro che esiste un problema di privacy, ma per l’opposizione questa legge fa schifo.
La sensazione in ogni caso, chiaccherando con gli amici, è che questo sia un problema lontano dalla gente, “mi possono pure intercettare tanto non ho nulla da nascondere” questa l’affermazione ricorrente, certo questo è vero, ma il diritto all’informazione è comunque un’altra storia, dico io. Certo lo è, ma gira e rigira quando la questione si sviluppa intorno ai misfatti della politica, lo scetticismo comincia a serpeggiare.Chiaro la privacy e importante e perchè mai qualcuno ha il diritto di origliare e qualcun altro di sbattere tutto in prima pagina?Ma è tutto qui? E tentando di rispondere a questa domanda,cercando di imbastire quattro righe sul “bavaglio” mi convinco sempre meno e mi accorgo che la privacy, quella dei telefonini, delle escort, dei transessuali, di “abbiamo una banca” è un lusso o un falso problema. Mi piacerebbe di più difendere la privacy dell’ammalato smutandato steso sopra la barella di un pronto soccorso affollato all’inverosimile , quella delle famiglie” meno abbienti” il cui nome compare nelle classifiche pubblicate dai quotidiani quando vengono assegnate le case popolari o gli asili nido pubblici o quella del carrello semivuoto davanti alle offerte speciali dei supermercati. Insomma è privacy anche quella, si o no?E quando usciamo dall’aula per tutto questo?