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Ddl sul finanziamento ai partiti passa alla Camera

Creato il 12 febbraio 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

finanziamento-pubblico

Le opposizioni avevano promesso battaglia nell’aula del Senato, sul decreto per l’abolizione graduale del finanziamento pubblico ai partiti. E sono stati soprattutto i 5 stelle a movimentare la seduta al momento del voto, con l’esposizione di cartelli – subito rimossi – con la scritta: “no alla legge truffa”. In sede di dichiarazione di voto, Vincenzo Santangelo ha pesantemente attaccato soprattutto il Partito democratico, e ha ricordato gli emendamenti presentati dal suo gruppo (e respinti): per l’abolizione totale dei finanziamenti da subito (misura, questa, voluta da tutte le opposizioni e dal Nuovo centrodestra) e per la restituzione integrale delle somme percepite dal ’97 e di quelle non rendicontate, quindi non spese.

Oltre ai grillini, a votare contro il provvedimento, passato con 171 sì, 55 no e un astenuto, sono stati Gal e Sinistra e libertà, anche se molti dei partiti che si sono espressi per il sì non hanno nascosto “sofferte criticità” (Albertini, Per l’Italia), disagio e sofferenza (Bernini, Forza Italia) e hanno riconosciuto che si tratta solo di una prima, parziale misura. Il testo, che passa ora alla Camera, prevede la gradualità fino al 2017 per l’abolizione dei finanziamenti, il tetto a 100mila euro per le donazioni private, e che anche i partiti paghino l’Imu. Sì inoltre alla cassa integrazione per i dipendenti che perdono il posto e obbligo di pubblicità per le donazioni oltre i 5000 euro.

MC


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