Staffan de Mistura risponde ai giornalisti indiani
KOCHI - La prova balistica che sarà realizzata sulle armi che si trovano a bordo della "Enrica Lexie" dovrà sciogliere un dilemma fondamentale e "dire se è giusta la tesi della magistratura indiana o quella dei legali dei nostri militari". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri italiano, Staffan De Mistura. Oggi pomeriggio è in programma un colloquio al ministero degli Esteri con il responsabile degli Affari occidentali del ministero indiano. La petroliera italiana Enrica Lexie è tornata stamattina nel porto di Kochi, nello stato meridionale del Kerala, per permettere ulteriori indagini da parte della polizia. In particolare gli investigatori, guidati dal commissario Ajit Kumar, dovranno salire a bordo, probabilmente gia' oggi, per visionare le armi utilizzare dai due marò. L'intera operazione sara' effettuata alla presenza dei diplomatici italiani. Rientrato a New Delhi dal Kerala De Mistura ha incontrato le autorità locali ed i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. "Riguardo alla prova balistica - ha spiegato - essa sarà fondamentale e dovrà dirci se l'errore è stato da parte delle autorità indiane che hanno accusato di omicidio i nostri militari o dai legali degli italiani che hanno sostenuto che gli spari sono stati di avvertimento". Dopo aver ribadito "l'apprezzamento del governo italiano" per la decisione dell'India di condividere i test balistici dell'incidente, De Mistura ha concluso: "Noi tutti siamo consapevoli che le vittime sono pescatori e non pirati", e "siamo veramente addolorati per la loro morte". La dichiarazione di oggi di de Mistura giunge un giorno dopo che gli incontri diplomatici stand-ff tra l'India e l'Italia sembrano non avere alcuun progresso, nessuna delle due squadre essendo disposta ad accettare un compromesso. I due soldati italiani - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - che erano a guardia della nave mercantile italiana Enrica Lexie, sono attualmente in custodia giudiziaria per 14 giorni. L’Italia ha sostenuto che la polizia indiana ha preso azioni "coercitive" e azione "unilaterali", quando ha femato due marò. La petroliera stava navigando da Singapore verso l'Egitto quando l'incidente ha avuto luogoin acque internazionala circa 23 miglia nautiche al largo della costa del Kerala.