Lunedi 8 aprile. Questo il termine ultimo fissato per il Consiglio dei Ministri per l’approvazione del decreto che sblocca immediatamente 7 miliardi (e 40 in tutto nel biennio 2013-2014) per i pagamenti alle imprese. Dal Governo apertura sulla Tares, per la quale i Comuni possono richiedere il pagamento da subito, con le vecchie modalità fino a dicembre 2013, e “piccola” apertura per l’Imu, per quanto riguarda gli immobili di proprietà dei Comuni su cui i Comuni stessi hanno ricevuto tagli. Intorno alla questione dei debiti della P.A inizia a diradarsi la nebbia?
Ieri a Palazzo Chigi l’incontro tra il Presidente dell’Anci Graziano Delrio, una delegazione di sindaci e i rappresentanti del Governo. Tra i temi affrontati il pagamento dei debiti della P.A. alle imprese e ai professionisti: il decreto-legge per lo sblocco di circa 40 miliardi nel biennio 2013-2014 avrebbe dovuto essere esaminato proprio ieri in Consiglio dei Ministri, ma poi tutto è stato rinviato su proposta del ministro dell’Economia Grilli per la necessità di ulteriori approfondimenti sul testo del provvedimento.
“Il governo ci ha garantito che entro il fine settimana, al massimo lunedì, il decreto sui pagamenti sarà fatto e che ci saranno subito 7 miliardi disponibili per le imprese. Una parte di queste risorse subito a disposizione servirà a cofinanziare i progetti comunitari”, ha annunciato il presidente Graziano Delrio alla fine dell’incontro. “Siamo molto felici per questo risultato, anche se adesso di tratta di definire meglio alcuni aspetti tecnici”.
Questione Tares
Dal Governo è l’apertura. Ha dichiarato Delrio: “Abbiamo ottenuto che i Comuni possano richiedere il pagamento da subito, utilizzando le vecchie modalità fino all’ultima rata di dicembre. In questo modo non avremo quei problemi di liquidità e di rifiuti per strada che avevamo denunciato”.
I cittadini pagheranno “i trenta centesimi di sovrattassa al metro quadro direttamente allo Stato e non ai Comuni, e sarà chiaro che questa maggiorazione va alle casse statali”.
Questione Imu
I Comuni hanno ottenuto dall’Esecutivo un’apertura relativa. “Abbiamo chiesto che venga sanato finalmente lo scandalo degli immobili di nostra proprietà su cui abbiamo ricevuto tagli e non abbiamo mai incassato Imu”, ha precisato Delrio, auspicando che si “rifacciano i conteggi sulle stime degli introiti Imu. Su questo il governo si è detto pronto a un confronto”.