Il Decreto Cultura oltrepassa il primo presidio procedurale verso la conversione in legge: è infatti giunto ieri sera, con 285 voti a favore e nessun contrario (159 astenuti), l’ok della Camera dei deputati al testo di legge che, tra le altre cose, introduce nel nostro paese il meccanismo dell’ArtBonus.
Il provvedimento non ha pertanto incontrato ostilità evidenti (né ha dovuto attraversare le “forche caudine” del ricorso alla fiducia) alla sua prima transizione parlamentare: ora si prospetta il passaggio al Senato per la conversione in legge definitiva da effettuare entro la fine di luglio (facendo attenzione alla scadenza dei 60 giorni previsti dalla legge per la conversione in legge di tali strumenti).
“Il parlamento ha migliorato ed arricchito la portata delle norme del decreto” ha spiegato il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, uno dei principali artefici del contenuto del Decreto. Tra le novità inserite in questo passaggio procedurale si allineano: Bonus Mobili fruibile anche dalle strutture alberghiere, deroghe per assunzioni di giovani nei luoghi di cultura, “tax credit” per la ristrutturazione delle piccole sale cinematografiche che per il 2015 e il 2016 potranno beneficiare di un credito d’imposta del 30% sui costi sostenuti per restauro ed adeguamento tecnologico.
Ma l’innovazione più importante in merito al procedimento di conversione del Decreto Legge 31/5/2014 n. 83 è senz’altro quella inerente all’ampliamento del credito d’imposta del 65% (ArtBonus) anche nei confronti di quelle donazioni che vengono rivolte verso concessionari o affidatari di beni culturali pubblici, finalizzate alla conservazione o manutenzione del patrimonio turistico-culturale-artistico del Paese. A questo riguardo, il Ministero aprirà un portale al fine di tenere traccia delle donazioni effettuate e dell’avanzamento dei lavori finanziati.
Tra i contenuti presenti nel cuore del Decreto vanno poi citati: il piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, le semplificazioni procedure per il Grande Progetto Pompei (con ridimensionamento delle deroghe al codice appalti) e le norme sull’organizzazione e funzionamento delle fondazioni lirico-sinfoniche. Per maggiori informazioni in merito leggi l’articolo Decreto Cultura: arriva l’ArtBonus per la tutela dei beni culturali.