Nessuna sorpresa sulle detrazioni 50% sulle ristrutturazioni edilizie, sulla sospensione del SISTRI e sulle misure previste per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto in Emilia. Le commissioni parlamentari della Camera che stanno lavorando sulla legge di conversione del Decreto Crescita hanno infatti confermato le misure contenute nel d.l. 83/2012 sugli aspetti di maggiore interesse per il settore tecnico.
Detrazioni 50% sulle ristrutturazioni
L’art. 11 del d.l. 83/2012, quello appunto che innalza il bonus fiscale per le ristrutturazioni dal 36% al 50% fino al prossimo 30 giugno 2013, non è stato toccato e sarà quindi convertito in legge senza modificazioni (per ulteriori informazioni consulta la pagina di Ediltecnico.it dedicata alle Detrazioni 50% ristrutturazioni).
Ricordiamo che la norma prevede anche il raddoppio del tetto di spesa massima detraibile (96.000 euro anziché 48.000 euro). A partire dal prossimo 1° gennaio 2013, inoltre, anche le detrazioni 55% per interventi di efficienza energetica sugli edifici passeranno al 50%. Dal 1° luglio 2013, infine, sarà usufruibile la sola detrazione del 36% per interventi di ristrutturazione.
Sospensione SISTRI
Anche l’art. 52 del d.l. 83/2012 passa indenne all’esame parlamentare. Si conferma dunque la sospensione del SISTRI, il sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti, fino a che non saranno effettuate nuove verifiche tecniche e amministrative. Al riguardo, dunque, si congela anche il contratto tra la Selex Finmeccanica e il Ministero dell’ambiente (leggi anche Sospensione SISTRI, Selex Finmeccanica parte all’attacco).
Sulla questione dei rimborsi delle spese sostenute nel 2010 e 2011 dalle imprese per prepararsi alla (mancata) partenza del SISTRI, il Ministero dell’ambiente fa sapere che si potranno effettuare le domande di rimborso (eventuale), solo al termine delle verifiche amministrative e tecniche. Per quanto riguarda, invece, i contributi SISTRI 2012, sono stati sospesi (leggi anche l’articolo dell’ing. Pizzi La Caporetto del SISTRI).
Ricostruzione post terremoto Emilia
Confermati le risorse per 80 milioni di euro che saranno stanziati per la ricostruzione dei capannoni industriali danneggiati e/o crollati a seguito del sisma del maggio scorso nelle aree produttive del Veneto, dell’Emilia e della Lombardia. Sono state inserite anche delle norme che disciplinano la predisposizione di moduli abitativi per ripristinare le attività di scuole e uffici pubblici lesionati (leggi lo Speciale Antisismica).