Il c.d Decreto del Fare potrebbe essere discusso già durante il prossimo Consiglio dei Ministri. Pare infatti che il Governo abbia intenzione di spingere sul pedale dell’acceleratore per fare approdare in Gazzetta Ufficiale il provvedimento già entro il mese di giugno.
Le misure contenute nel Decreto del Fare abbracciano un ventaglio molto ampio di settori, alcuni dei quali di grande interesse per i professionisti tecnici. Come abbiamo ricordato nei giorni scorsi il pacchetto di iniziative della norma si declinano sul doppio binario dell’impulso alla crescita e della semplificazione degli adempimenti.
E proprio su quest’ultimo aspetto si inserisce, per esempio, la sostituzione del meccanismo del silenzio diniego con quello del provvedimento espresso da parte dell’amministrazione per spiegare i motivi di un’eventuale rigetto della richiesta di permesso di costruire in zona vincolata (leggi anche Decreto del Fare, cambia la norma sul permesso di costruire in zone vincolate).
Altri elementi all’esame dei tecnici dell’Esecutivo riguardano l’abolizione della responsabilità solidale negli appalti e una estensione ulteriore delle prerogative dello Sportello Unico per l’Edilizia, già ampiamente rafforzato con le misure contenute nella legge 134/2012 approvata dal precedente Governo Monti (consulta il nostro Speciale Dossier sullo Sportello Unico per l’Edilizia)
Tutto in un solo decreto legge?
Tra le ipotesi che circolano in queste ore tra gli addetti ai lavori è che il Decreto del Fare non conterrà tutte le misure di semplificazione e sburocratizzazione presenti nella bozza in circolazione. Potrebbe essere verisimile che il Governo decida, in sede di Consiglio dei Ministri, di destinare al decreto legge urgente e immediatamente operativo le misure più importanti, lasciando le rimanenti indietro e inserendole in un disegno di legge, il cui iter di approvazione è molto più lungo.