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Decreto flussi: un’altra opportunità per alcuni immigrati in Italia

Da Gama @permesso_org

Articolo letto 232 volte dal 22/04/2014!

Come succede ogni anno, il governo italiano si prepara a decretare un ingresso di lavoratori stranieri non soltanto vivendo nei propri paesi, ma anche alcuni che vivono in Italia ed hanno bisogno di fare la conversione del loro permesso di soggiorno rilasciato per un altro motivo in permesso di soggiorno per motivo di lavoro subordinato od autonomo. Come sarà questo nuovo decreto e quali sono i suoi benefici per l’Italia e per gli stranieri? Era davvero necessario in questo momento in cui la crisi economica non è ancora finita anche per gli stranieri già presenti in Italia? Andiamo in ordine. 

Lavoratori stranieri o extracomunitari: lavoro stagionale 2016 per aver un permesso di soggiorno nel decreto flussi 2016
Foto: occhitodisalerno.it

Tre categorie interessate: lavoro stagionale, subordinato o autonomo e conversione

Secondo le informazioni che ci sono arrivate, tra pochi giorni verrà pubblicato un altro decreto flussi per fare entrare in Italia alcuni lavoratori di cui il Paese ha bisogno nei prossimi mesi. Si parla di circa 30.000 lavoratori di cui la maggioranza sarà composta dai lavoratori stagionali. Ricordiamo che il lavoro stagionale è quell’attività lavorativa che si svolge soltanto in un certo periodo dell’anno. Si tratta principalmente di lavoro nei settori come l’agricoltura e il turismo. In questi settori, la manodopera è necessaria per la vendemmia o raccolta nei campi dell’agricoltura, l’assistenza e servizio nelle strutture per turismo come alberghi e spiagge che necessitano del continuo intervento ed assistenza dei bagnini. Una delle condizioni per questo tipo di attività è che ogni lavoratore stagionale dovrà rientrare nel suo paese di origine quando l’attività sarà finita.

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Questo decreto flussi permetterà anche l’ingresso a un certo numero di ingressi per lavoro subordinato e lavoro autonomo. Si tratta principalmente di lavoratori che hanno finito i corsi di formazione professionale nei loro paesi, di cittadini di alcuni paesi soprattutto del Sud America. Ricordiamo che di solito si tratta di cittadini di paesi che hanno un accordo con l’Italia per questo scambio di lavoratori. Per esempio, nel 2013 i lavoratori dovevano appartenere a uno dei seguenti paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia.

L’altra categoria che interessata da questo decreto flussi è quella dei cittadini stranieri già presenti in Italia con un permesso di soggiorno rilasciato per un altro motivo. Il decreto dovrà designare il numero e i tipi di permesso di soggiorno che potranno essere convertiti in permesso di soggiorno per motivo di lavoro. La più alta possibilità spetta ai titolari d’un permesso di soggiorno per motivo di studio che lo potranno convertire secondo la procedura di conversione prevista dall’attuale legge come ve n’abbiamo spesso parlato.

Una categoria esclusa: gli immigrati irregolari rimangono ancora in attesa

Mentre gli occhi di tanti lavoratori immigrati e irregolari in Italia rimangono in attesa della sanatoria, il governo è rimasto muto su quest’argomento. Sono tanti gli immigrati che hanno una proposta di lavoro, ma non posso lavorare regolarmente perché non hanno un regolare permesso di soggiorno. Alcuni anni fà, il governo emanava un decreto per regolarizzare questa categoria di lavoratori, ma da alcuni anni non se ne sente parlare. L’ultima sanatoria, anche se era molto costosa per gli immigrati, era nel 2012 quando c’era l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti. Fino adesso alcuni lavoratori, anche se hanno pagato oltre 1000 euro, non hanno ancora ricevuto la risposta.

Non poteva fare male all’Italia in questo momento di pensare anche di come regolarizzare gli immigrati già presenti in Italia e dare a loro un’opportunità di lavorare. Ci sono anche dei rifugiati che hanno avuto dei permessi di soggiorno e non hanno ancora trovato un lavoro e spesso sono costretti a lavorare “in nero” o lasciare l’Italia per andare in altri paesi europei nonostante i loro permessi di soggiorno non lo consentano.  Ci auguriamo che il Governo tenga anche conto di questa categoria che continua a soffrire in un’indifferenza totale.




Infine, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questo decreto flussi e su eventuali modifiche ed aggiornamenti che ci saranno. Per questo motivo, visitate spesso questo sito e la nostra pagina su Facebook raggiungibile cliccando qui: Permesso di Soggiorno su Facebook. Vi aspetta una comunità di oltre 8.200 membri. Diventare membro costa un “Mi piace” su questa pagina.

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Gamaliel NIYONSABA, Community Manager di permessodisoggiorno.org

Articolo letto 232 volte dal 22/04/2014!


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