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Dedicato a tutte le donne e a tutti gli uomini – 8 marzo 2011

Creato il 06 marzo 2011 da Silvie

“BREVE STORIA DELLE LEGGI SULLA CONDIZIONE FEMMINILE IN ITALIA DAL 1945″


  • Il Decreto 1.2.1945, su proposta di Togliatti e De Gasperi, estese il diritto di voto alle donne  (elettorato attivo).
  • Solo nel 1946 fu riconosciuto anche l’elettorato passivo, cioè la possibilità di essere elette.
  • Il 1.1.1948 entra in vigore la Costituzione della Repubblica italiana. In particolare interessa alle donne l’art.3 comma  1°: “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso…”
  • Nel 1950 viene emanata la prima legge che garantisce la conservazione del posto di lavoro alla lavoratrice madre.
  • Nel 1958 viene approvata la legge Merlin, che abolisce lo sfruttamento statale della prostituzione e la minorazione dei diritti delle prostitute.
  • Nel 1959 nasce il corpo di polizia femminile, con competenza sulle donne e i minori.
  • Nel 1961 è aperta alle donne la carriera nel corpo diplomatico e nella magistratura.
  • La legge 9 febbraio 1963 n.66, in seguito a varie sentenze della Corte Cost., parifica l’ammissione delle donne a quelle degli uomini in tutti gli uffici pubblici.
  • Una legge del 1963 prevede la pensione di invalidità e vecchiaia per le casalinghe.
  • Nel 1969 viene abolito il reato di adulterio, che prevedeva pene più pesanti per la donna.
  • Nel 1970 viene approvata la legge che rende possibile il divorzio, mentre è ancora vigente un diritto di famiglia fortemente penalizzante per le donne.
  • Nel 1971 viene legalizzata la commercializzazione dei contraccettivi e viene approvata la legge sulla tutela delle lavoratrici madri.
  • Nel 1975 viene approvato il nuovo diritto di famiglia che garantisce la parità legale fra i coniugi e la possibilità della comunione dei beni.
  • Nella primavera del ’75 vengono raccolte oltre 800.000 firme per il referendum abrogativo dell’articolo del codice penale che punisce l’aborto nell’ambito dei reati contro la stirpe.
  • Il Parlamento approva nel ’77 la legge sulla legalizzazione dell’aborto, che viene confermata da un successivo referendum nel 1981.
  • La legge 903 del 1977 prevede la piena parità tra uomini e donne in materia di lavoro, compresa la parità retributiva.
  • Nel 1981 viene abolito il delitto  d’onore con legge 42 del 05.08.1981. l’art.587 del c.p. così recitava:
  • “Chiunque cagione la morte del coniuge, della figlia o della sorella nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’ira determinato dall’offesa recata all’onor suo e della famiglia, è punito con la reclusione da 3 a 7 anni.”
  • Gemella e speculare del delitto d’onore era la norma sul “ matrimonio riparatore” che prevedeva che il reato di violenza carnale venisse estinto se lo stupratore acconsentiva a sposare regolarmente la vittima salvando così l’onore della famiglia.
  • La legge 125 del 1991 prevede azioni positive per la realizzazione di pari opportunità in materia di lavoro.
  • La legge elettorale per i Comuni del 1993 prevede che nelle liste elettorali una quota di almeno 1/3 deve essere costituita da donne.
  • Legge n.66 del 1996 contro la violenza sessuale: lo stupro e l’incesto, da delitto contro la morale, diventano delitto contro la persona.
  • Una legge costituzionale del 2003 modifica l’art.51 Cost..aggiungendo: “La Repubblica promuove le pari opportunità tra donne e uomini”.
  • La legge 38 del 2009 introduce l’art.612 bis del codice penale sullo stalking.

Nonostante questa ampia produzione legislativa, purtroppo dobbiamo ancora constatare che l’uguaglianza tra i sessi, prevista nell’art. 3 della Costituzione, è ancora lontana dall’essere completamene realizzata. Questo rimane un importante terreno di impegno politico e sociale per tutte le donne, che si sono rimesse “in movimento” il 13 febbraio.


Dal Secondo manifesto di “Rivolta femminile”

“Chi ha detto che l’ideologia è anche la mia avventura?

Avventura e ideologia sono incompatibili.

La mia avventura sono io”


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