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Dei dieci consigli, non richiesti, che Travaglio ha scritto per Grillo uno mi ha colpito in modo particolare. E’ una riflessione che ho fatto anch’io insieme al fatto di non aver mai sentito pronunciare la parola lavoro.

Creato il 12 novembre 2012 da Slasch16

Dei dieci consigli, non richiesti, che Travaglio ha scritto per Grillo uno mi ha colpito in modo particolare. E’ una riflessione che ho fatto anch’io insieme al fatto di non aver mai sentito pronunciare la parola lavoro.Va bene la Rete, ma si ricordi di chi non ce l’ha, e soprattutto attenzione al programma. Sbaglia chi dice il M5S non ha un programma. Ma il giudizio è che si tratta di «uno scarno elenco di buone intenzioni, senza spiegazioni sul “come” e sul “con quali soldi”». Oltre a mancare, e questa sembra la colpa più grave vista dalla formazione iperlegalitaria di Travaglio, «voci decisive come la lotta alla criminalità economica, prima causa della crescita zero dell’Italia; lotta alla criminalità organizzata, seconda causa; riforma della giustizia per farla funzionare a costo zero, anzi guadagnandoci». Non c’è da preoccuparsi però. Il “consigliere” assicura che «Tanti magistrati e giuristi potrebbero dare consigli interessanti per rimpolpare il programma».
Da Pubblico.

Ora non passa giorno senza che gli esponenti del movimento non attacchino i miei post accusandomi di veterocomunismo superato, destra e sinistra non esistono più ed i vecchi compagni “stalinisti” come me devono mandare il cervello in pensione.
Piccolo particolare, il Movimento 5 Stelle è più stalinista di Stalin, per fortuna solo in modo virtuale anche se le offese ai militanti, specialmente se sono donne, sono dirette, esplicite, violente e maschiliste.
Nel Pci c’era molta più democrazia insieme al centralismo democratico che non finirò mai di rimpiangere.
Si discuteva moltissimo e le decisioni erano prese a maggioranza, tutti dovevano seguire la linea maggioritaria.
Ciò non impediva alla minoranza, della quale ho sempre fatto parte, di portare avanti la battaglia dialettica nella speranza di diventare maggioranza.
Torniamo ai consigli ai naviganti che Travaglio ha scritto per Grillo.
Sfoggio di buone intenzioni possiamo farlo tutti il problema, guarda caso, è ancora e sempre quello che si chiese Lenin: Che fare?
E’ la risposta che è ardua, difficile, richiede fantasia ed organizzazione ed è una domanda di sinistra perchè la destra non se la pone nemmeno avendo da sempre ben chiaro l’obiettivo: massacrare i lavoratori, sfruttarli, togliere loro ogni diritto e, possibilmente, pure la democrazia.
Dice il saggio:«uno scarno elenco di buone intenzioni, senza spiegazioni sul “come” e sul “con quali soldi”».
Per portare a compimento le buone intenzioni ci affideremo ad una class action contro la Fiat, la Parmalat, la Ferrero, la Telecom e via proseguendo con le multinazionali o mettiamo in discussione il capitalismo?
Il punto è questo, che facciamo con il capitalismo finanziario parassita e speculatore?
Ovviamente si attendono risposte concrete non battute feroci o spiritose, offese gratuite che piaccino tanto alla massa. Il massimo sarebbe poter dire ad uno stronzo perchè lo consideriamo stronzo, sperando di aprire uno spiraglio nella sua mente.
Vanno bene i giovani e puri da mandare candidati in Parlamento, anche perchè tolto qualcuno che va in televisione ed esposto al pubblico ludibrio con battute maschiliste, sono più gestibili.
Siamo sicuri che basti la buona fede, qualche giovane onesto convinto di non essere nè di destra nè di sinistra per governare un Paese?
Oppure pensa di governare il Paese dall’esterno con il duo Grillo-Casaleggio manovrando le pedine all’interno delle istituzioni?
Dice il Movimento: Saremo il cane da guardia del potere, vigilanza continua sulle maggioranze, in realtà minoranze, che si assumo l’incarico di governare come in Sicilia?
Pensate che senza una maggioranza, qualsiasi, che si prenda la responsabilità di governare si possa andare da qualche parte?
E’ come fare la guardia alle galline con il pollaio vuoto, la paralisi. Uno sforzo, onesto, ma inutile e nello scrivere questo ci metto tutta la mia buona fede.
Tutti vogliamo le stesse cose, politici onesti, giustizia che faccia giustizia, diritti che vengano rispettati, lotta all’evasione, alla speculazione, ed al parassitismo di qualsiasi genere o colore.
Resta il solito punto che va oltre le buone intenzioni: che fare? Aggiungerei anche: come fare?
E poi la domanda che è la madre di tutte: con il capitalismo come la mettiamo?
E’ notizia di oggi che il governo Monti ha addolcito la pillola dell’Imu : Imu, blitz del governo alla Camera
imposta più leggera per la Chiesa.
Cambiano i fattori ma il risultato non cambia, tecnico o politico il governo massacra sempre i soliti, la massa.
Non ci sono solo brutte notizie sui giornali di oggi ce ne sono almeno due di positive.
La prima è che l’Inter ha perso ma non ha perso il vizio di piangere.
La seconda riguarda i rapporti di Tavolazzi, favia e Salsi con Grillo: Grillo sconfitto dai «ribelli»
Ora rischia il bis sul caso Salsi.
Più volte ho espresso critiche a Grillo per il fatto che non abbia mai parlato di lavoro, lavoratori, diritti ed i suoi seguaci mi hanno invitato a leggere il suo blog: si parla tutti i giorni di lavoro, tu non lo leggi e quindi non lo sai e critichi a vanvera.
E’ vero, nel blog di Grillo si parla tutti i giorni di lavoro, nei commenti dei disoccupati o dei cassaintegrati.
Io vorrei che fosse Grillo a parlarne, farci sapere cosa ne pensa magari anche dell’ Art. 18, quello voluto e conquistato dai comunisti.Io resto in attesa, sia mai che decida di votare il Movimento 5 Stelle, della risposta del Movimento al che fare.



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