Del ponte: "ho la coscienza a posto. l'inchiesta su di me e' un'assurdita'"

Creato il 22 agosto 2010 da Pasudest

La sede del Tribunale internazionale
per l'ex Jugoslavia all'Aja

"Non mi devo rimproverare nulla, ho la coscienza a posto". Carla Del Ponte non ci sta e respinge l'accusa di aver esercitato pressioni e intimidazioni sui testimoni quando guidava la procura del Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia (Icty), definendo "un'assurdita'" l'inchiesta avviata dallo stesso Tribunale nei confronti suoi e di due suoi ex collaboratori. Intervistata dal settimanale "Il Caffè", la Del Ponte, attuale ambasciatrice della Svizzera in Argentina, spiega che vorrebbe poter ribattere alle accuse, ma di non poterlo fare dal momento che il suo incarico diplomatico le impedisce di parlare senzae l'autorizzazione del ministero degli Esteri elvetico.
La decisione di aprire un'inchiesta a carico dell'ex procuratore capo è stata presa lo scorso 29 giugno dal giudice Jean-Claude Antonetti, ma è stata rivelata questa settimana dal quotidiano britannico "The Guardian". Il fascicolo è stato aperto sulla bese delle accuse rivolte alla Del Ponte dal leader del Partito radicale serbo, l'ultranazionalista Vojislav Seselj, sotto processo all'Aja per crimini di guerra e crimini contro l'umanità, secondo il quale certi testimoni avrebbero parlato di "privazione del sonno nel corso degli interrogatori, pressioni psicologiche, ricatto, minacce o versamenti finanziari illegali".
L'indagine, che sarà condotta da un giudice indipendente, dovrà "indagare su eventuali intimidazioni o pressioni, anche indirette, esercitate da certi inquirenti dell'accusa", come si legge nella decisione del giudice Antonetti, pubblicata sul sito internet dell'Icty e dovrà inoltre appuraree se esistono "motivi sufficienti" per avviare una procedura per oltraggio.
L'atto del Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia

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