Gece Altekin è una coraggiosa donna turca, professoressa di diritto e specialista in procedure criminali per i töre killings, i delitti d’onore, molto diffusi in Turchia. Non soltanto si batte contro questa cruenta tradizione islamica, ma forma avvocati, giudici e ONG che l’aiutano nella sua battaglia. Appartiene a quella schiera di cittadini che vorrebbe portare la Turchia in Europa. Un’impresa non facile, considerato il numero di coloro che cercano con ogni mezzo di mantenerla in un un medioevo oscurantista e bigotto.
“Sei casi possono condurre al töre killing” spiega Gece Altkin in un’intervista rilasciata a Solène Chalvon, militante della ONG francese Ni putes, ni soumises. “Una donna sposata che tradisce suo marito, una donna sposata che fugge con un uomo, una donna nubile che frequenta un uomo non scelto dalla famiglia o ha subito violenza, una donna sposata che è stata violentata o rapita.I delitti d’onore sono sono commessi per la maggior parte in campagna, dov’è più facile nascondere i corpi. La decisione di uccidere una donna si prende per mezzo di un consiglio di famiglia.”
Esistono statistiche ufficiali? “Le cifre ufficiali, circa 250 in 6 anni, sono ridicolmente lontane dalla realtà. E’ molto difficile valutare la vera quantità di delitti d’onore fra scomparse di donne, donne sfigurate con l'acido, donne mutilate (a volte ci si limita a tagliare loro il naso e le orecchie), assassinii camuffati da incidenti, donne spinte al suicidio e donne fuggite per scampare all’assassinio. I falsi suicidi, in particolare, stanno aumentando in modo catastrofico sotto pressioni familiari tipo “se non ti uccidi, tuo padre dovrà farlo al tuo posto e rischia di finire in prigione per tutta la vita”.
Come reagiscono le autorità? “Molti rappresentanti dei poteri pubblici, in queste regioni, sono musulmani praticanti, così condividono queste credenze sull’onore e sono riluttanti a punire i colpevoli. Secondo loro, se un uomo perde il suo onore, è finito. E che cos’è l’onore? Sua moglie.”
Qual è la responsabilità dell’islam in tutto questo? “Il comportamento machista deriva spesso dal rigore religioso, che in Turchia si sta rinforzando e ql quale partecipano molte donne. E’ u n ritorno all’ordine morale che attualmente ha il vento in poppa in tutta Europa, dove qualcuno considera l’islamizzazione delle banlieues come pedagogica. Ma alla radice c’è un fatto culturale, visto che questi delitti si commettono anche in famiglie poco praticanti. Un fatto culturale che si appoggia su una sola base, la famiglia, un tempio che protegge ossessivamente la verginità. La sola idea che una ragazza possa parlare con un ragazzo rischia di distruggere questo edificio. Così il crimine d’onore non è mai un atto strettamente individuale. Molte associazioni femministe turche lo considerano un crimine organizzato, perché gli interessi da difendere sono collettivi.”
Sembra impossibile che, quasi un secolo dopo la crociata intrapresa da Kemal Atatürk per laicizzare la Turchia e portarla in Europa, ci si ritrovi praticamente al punto di partenza. Perché queste “tradizioni culturali” sono state quasi totalmente estirpate in altri paesi del sud dell’Europa? Semplicissimo, perché non avevano la copertura di una religione. Erano solamente tradizioni culturali. Ma con il suo machismo esasperato che riflette i fantasmi e le ossessioni di Muhammad, l’homo mediterraneus per eccellenza, l’islam copre queste crimini e così i governi dei paesi islamici sono riluttanti a reprimerli. Anche il governo dell’islamico “moderato” Erdogan. Il nuovo codice civile del 2005, tuttavia, prevede anche l’ergastolo per gli i colpevoli del delitti d’onore. Ecco perché si sta diffondendo l’abitudine di spingere le donne al suicidio.
Dragor