ANCORA UNA GIORNATA DI SCIOPERO. Come si dice da noi, y en a marre, oppure ras le bol, due modi per dire che perfino le donne hanno piene quelle cose che di solito decorano l’apparato genitale degli uomini. La cosa più intollerabile è la mancanza di fantasia degli scioperanti, che spinge questi aspiranti rivoluzionari con la mutua a prendere in ostaggio i poveracci che gli pagano lo stipendio. I comuni cittadini, gente come me e come voi. Per difendere gli interessi della loro categoria, prendono in ostaggio milioni di persone. Nemmeno la mafia arriva a tanto. Il bello è che distribuiscono volantini davanti agli uffici postali e alle stazioni dicendo che lo sciopero è nell’interesse degli utenti, che loro non si sognerebbero mai d’interrompere il servizio ma lo fanno per noi e dobbiamo pure ringraziarli. Dillo alle aziende di vendite per corrispondenza che falliscono e devono mettere i dipendenti sul lastrico, dillo alla gente che ha perso un importante appuntamento di lavoro e forse anche l’impiego, dillo a chi aspetta una convocazione urgente, dillo agli operatori turistici in crisi perché gli scioperi fanno sembrare la Francia un paese in guerra, dillo ai poveracci che non hanno la macchina e devono fare 5 chilometri a piedi per andare a lavare i piatti nel ristorante che non sciopera. Certo, lo sciopero è un diritto, ma oltre un certo limite è un delitto.
C'E' UNA QUANTITA' DI MODI per danneggiare l’azienda senza danneggiare gli utenti. Invece di bloccare stupidamente i treni, i ferrovieri potrebbero farli circolare senza far pagare il biglietto, e questo vale anche per gli autisti degli autobus e i conduttori dei tram. Invece di sospendere il servizio postale, i postini potrebbero consegnare le lettere senza francobollo e recapitare le raccomandate gratis. Invece di sospendere l’erogazione della benzina, i benzinai potrebbero erogarla senza far pagare un centesimo. Garantito che, dopo 2 o 3 giorni di questo trattamento, il governo sarebbe felice di mandare la gente in pensione a 35 anni.
SI', PERCHE' STAVOLTA non sono interessi di categoria tipo automatizzano-il-servizio-e-riducono-il-personale, come dire che i cocchieri avrebbero dovuto scioperare quando è stata inventata l’automobile protestando che il motore a scoppio li avrebbe privati del posto. No, stavolta la pietra dello scandalo è d’interesse nazionale: l’aumento dell’età pensionabile da 60 a 62 anni. Gli italiani, i tedeschi, gli inglesi, perfino i danesi lavorano fino a 65 anni ma i francesi no, devono lavorare fino a 60. Perché, vivono meno degli altri? Nemmeno per sogno, vivono di più, ma non hanno voglia di lavorare. Dovreste sentirli alla TV: a 62 anni dovrei ancora salire sulle impalcature? A 62 anni dovrei ancora portare 20 chili di lettere? A 62 anni dovrei ancora guidare un TIR? A 62 anni dovrei ancora pompare benzina? Sicuro, lo fanno i tedeschi e gli italiani, gli inglesi e i danesi, quindi puoi farlo anche tu.
SICCOME LA DURATA MEDIA della vita aumenta, è assurdo abbassare l’età della pensione. Senza arrivare agli eccessi del film I Sopravvissuti, dove i pensionati sono trasformati in biscotti verdi, dovrebbe essere alzata almeno a 70 anni.
Dragor