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Della donna e del soldato

Creato il 06 giugno 2010 da Fabry2010

Della donna e del soldato

Io? Io no. Il dramma della paura attraversa la vita come un sottofondo, un fenomeno carsico, che si rivela quando meno te lo aspetti. Non ti rinnegherò:  eccoti qui, con le mani contro il petto, a contraddirti con rabbia, nel tentativo disperato di cavartela. Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno. Ma la donna accusa, e vicino c’è un soldato: ci vuole poco a cadere nella trappola, a finire processato come il tuo maestro, sommariamente, con una sentenza già decisa. L’agnello da immolare non ha un avvocato difensore, neanche d’ufficio. Io? Io no. Il fiume scorre appartato, come un sottofondo musicale: la cantilena della codardìa scatena un ballo sbilenco, la danza delle mani che si appuntano al petto per tradire. Non ti rinnegherò: sei un galileo, ti si riconosce dall’accento, che tradisce te, Simone; ma il maestro ha pregato. E se il maestro prega la tua fede sarà forte. Più forte della donna e del soldato.



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