Democraticamente scorretti

Putin che chiede agli Stati Uniti che fine abbia fatto la democrazia dopo l’arresto di Assange è una barzelletta degna del suo migliore amico. Di quelle che fanno ridere i polli. Parla proprio Putin, capo supremo di un Paese in cui i giornalisti scomodi vengono fatti sparire? Ma almeno all’amico Vladimiro può essergli riconosciuta una dote tipicamente politica: la faccia come il di dietro. Dalle nostre parti, invece, le cavolate dette o fatte si negano tramite sotterfugi da suburra. Si è subdoli, si cade dalle nuvole, si fa finta di niente. Prendete Alemanno. Il sindaco di Roma, sostiene, neppure sapeva che il suo (ex) caposcorta avesse una figlia, guarda caso, assunta dalla municipalizzata Ama. Le coincidenze della vita a volte, eh?