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Democrazia sotto Scacco

Creato il 09 gennaio 2011 da Fugadeitalenti

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Oggi vi riproponiamo le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sui giovani, in occasione del messaggio di Capodanno. Nei giorni successivi, Napolitano è tornato sull’argomento, ricordando come “ci attendono prove molto impegnative. Occorre uno scatto, una mobilitazione. Bisogna soprattutto tenere aperte le linee di comunicazione con le generazioni più giovani, i cui problemi sono quelli del futuro dell’Italia“.

Intanto Francesco Dellisanti, uno degli autori della celebre “Lettera degli Espatriati ai Presidenti della Repubblica (clicca qui per il link), mi ha ricordato come -con l’approvazione del ddl Controesodo- sia stata esaudita la sua richiesta. Un buon punto di partenza, da cui ricominciare.

IL VIDEO DEL MESSAGGIO DI CAPODANNO

Democrazia sotto Scacco

(Agenzia TMNews) - Un paese che non offre un futuro ai giovani è un paese senza futuro. Se non ci sono opportunità e prospettive per i giovani la democrazia è in scacco. Sceglie i giovani il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e attraverso i loro occhi, i loro volti, le loro ansie e preoccupazioni, guarda all’Italia. Sa che il Paese può farcela ad affrontare tutte le “difficili” sfide che l’attende ma non servono “discorsi rassicuranti”. Serve il realismo, serve la schiettezza, serve la lucida speranza e sono questi gli ingredienti di uno dei più lunghi (venti minuti) e sentiti discorsi di fine anno del settenato di Giogio Napolitano. Non vuole parlare di politica il presidente anche se avverte con preoccupazione il “malessere diffuso” e il “distacco allarmante” tra il ‘Palazzo’ e la società. Un solo appello alla politica: “faccia un salto di qualità”, ascolti, ne va della sua dignità, e ritrovi “spirito di condivisione” nelle “priorità” e scelte strategiche nell’interesse del paese. Per il resto il presidente parla ai giovani, a cittadini e dentro il tessuto del suo messaggio riecheggiano le ansie che gli sono state espresse da tanti italiani. In particolare Napolitano è rimasto molto colpito, si spiega al Colle, dalle lettere che gli sono giunte, anche nelle ultime settimane, da giovani e da genitori: in tutti domande e timori sul futuro. A cominciare dal problema dell’occupazione “che deve diventare l’assillo comune della nazione”.



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