Fabrizio Vona, sovrintendente del Polo museale speciale di Napoli, è stato denunciato per abuso edilizio. Il suo crimine è quello di aver realizzato un gabbiotto (5 metri per 2) retto da asticelle di legno ed una rete per tenere lontani i topolini dai suoi otto vasi di terracotta in cui ha seminato friarielli, cavolfiori e finocchi.
Il problema più grande è che i vasi sono stati messi sulla terrazza della Certosa di San Martino che è visibile dal Castel Sant’Elmo di Napoli, meta di numerosi turisti.
Il sovrintendente, che vive in un appartamento della Certosa concesso dallo Stato ai funzionari ed ai dirigenti delle ex Belle Arti, aveva deciso di dedicarsi alla coltivazione a km0 di qualche ortaggio, ma la polizia municipale ha accertato che il gabbiotto fosse abusivo ed ha sequestrato il tutto consegnando la pratica al pool per l’Urbanistica della Procura.
La Certosa, infatti, è sottoposta ad un vincolo paesaggistico e monumentale che non può essere modificato senza autorizzazione.
“Ho sbagliato e pagherò. Rimuoverò reti e asticelle. Ci vorranno dieci minuti. Quella piccola struttura pensavo che fosse meno invasiva di un grosso ombrellone, ma è vero, sono stato superficiale”.
Con queste parole Vona ammette l’errore ma ritiene “assurdo che quel gabbiotto per ricoverare qualche pianta sia andato nei titoli di testa del TG1 prima dell’uragano nelle Filippine e prima del Papa”.
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Profilo di Genny Sangiovanni
Nata nel 1987 e ormai pronta a partire per qualsiasi viaggio e/o conquista anche solo metaforica. Laureata precaria, quindi alla moda! Mi muovo per capire dove andare.
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