La discriminazione fa male agli adolescenti che possono sviluppare tutta una serie di sintomi che riducono la qualità della vita
Ecco quanto suggerito da un nuovo studio pubblicato sul Journal of Research on Adolescence. Sono 601 i ragazzi di età compresa tra i 17 e i 19 anni coinvolti nello studio condotto dai ricercatori dell’Università della California a Los Angeles (UCLA). I partecipanti sono stati invitati a registrare, per più di due settimane, ogni evento discriminatorio o eventuali commenti negativi a loro indirizzati. Allo stesso modo, sono stati invitati a tenere d’occhio e segnalare tutti i sintomi fisici che si presentavano, come mal di testa, mal di stomaco, dolori in genere e altri. Analizzando i dati raccolti, i ricercatori hanno scoperto che più della metà dei ragazzi (quasi il 60%) ha riferito di aver avuto un’esperienza di discriminazione da parte di altri ragazzi e/o coetanei. Il 63% ha dichiarato di aver subìto discriminazioni da parte di adulti. Nel totale, il 12% ha detto di aver subìto almeno una discriminazione ogni giorno. Valutando invece i sintomi accusati si è scoperto che nei ragazzi che avevano segnalato maggiori discriminazioni, sia da parte di altri giovani che da adulti, si presentavano maggiormente dolori vari, ansia, angoscia e mostravano un grado di autostima inferiore alla media.Quello che è apparso evidente ai ricercatori è che la discriminazione può influire molto sui giovani, più di quanto si pensi. «Questi sono gli anni in cui l’identità sociale è probabilmente più saliente tra gli adolescenti che stanno lottando con la definizione di se stessi. Aggiungendovi un livello di discriminazione non è certo una cosa facile da affrontare per loro», ha commentato il professor Andrew J. Fuligni, psichiatra presso il Semel Institute for Neuroscience and Human Behaviour della UCLA.
Fonte: http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/lifestyle/articolo/lstp/332922/