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Desert Island Records # 9 - Andrea Tich

Creato il 30 ottobre 2011 da Beppax
Desert Island Records # 9 - Andrea Tich
Andrea Tich è l'autore di un mitologico album, prodotto dalla Cramps nel 1978, "Masturbati". Si trattava di un disco molto "avanti", forse troppo pure per tempi sicuramente più fecondi e creativi degli attuali, e purtroppo il riscontro del pubblico non lo premiò. Sono dovuti passare più di 30 per poter ascoltare il suo successore, "Siamo nati vegetali", prodotto dalla solita Snowdonia, uno dei pochi punti fermi dell'underground italiano oggi. Consiglio vivamente di andarselo a recuperare. Qui potere ascoltare la splendida title track.La sua "Isola deserta" è costellata di capolavori assoluti e corredata da una personale descrizione di ogni album. Vi riporto la sua mail così come me l'ha spedita.

Avevo dato 10 album che porterei sull'isola "famosa" con il libro "The Desert Island Record", Christian Zingales me lo propose. Se dovessi aggiungerne altri dovrei stare a pensare un po, altri dischi dei Rolling Stones che ho amato e che amo sono anche:

"Let It Bleed" The Rolling Stones (1969), postumo per Brian Jones morto da poco, suoni crudi ma anche un'alba di cambiamento che però mi fece cambiare rotta. Meravigliose sono: "Gimme shelter", "Midnight Rambler" con l'armonica di Mick portata all'esasperazione, "You got the silver" cantata, se così si può dire, da Keith Richard, e tutte le altre.

"The Yes album" Yes (1971), fantastico esempio di forza, originalità e un po di classico, che questo gruppo, sorprendendo tutti, riusciva a coniugare dando mille spunti e molte ispirazioni, era il periodo dei brani lunghi e complessi.

"The Turning Point" John Mayall (1969), notevole esempio di live denso di blues caldo, sudato e praticamente unplugged, splendidi i brani; "The laws must change", "So hard to share", e la travolgente "Room to moove" , potrebbe fare da colonna sonora di un film di Diego Pascal Panarello...

"Led Zeppelin III" (1070), la svolta, quando ascoltai questo disco, decisi che il volume del mio giradischi (al massimo...), non era sufficente a rendere giustizia al "muro" Led Zeppelin, erano una forza della natura, la potenza del suono di ogni singolo strumento ti portava così in alto che la sensazione era come quando scendi a velocità dalle montagne russe...e poi "Tangerine" un groppo alla gola quando entra la batteria! E pelle d'oca ascoltando "Gallows pole". La pressione da parte dei fans era tale, che fecero uscire questo disco con una copertina provvisoria, che poi venne sostituita andando al negozio con quella che conosciamo.

"Octopus" Gentle Giant (1972), sorprendenti cesellatori delle armonie, complicatissime, che ti proiettavano in un mondo fatto di Fate, Gnomi e Cavalieri, per certi versi accostabili ad alcuni episodi di Zappa, li ho visti dal vivo e sono rimasto di stucco, perchè quello che facevano sui dischi lo riproponevano anche dal vivo...e senza basi! Preferite: "Raconteur, trobadour", "The boys in the band", "River".

"Kozmic Blues" Janis Joplin (1969), che dire ...c'è qualcuno che non conosce Janis? Impossibile, dico soltanto che anche se non era proprio il mio genere di musica, aveva così tanta "passione nera", che era impossibile rimanere indifferenti ascoltando la sua voce. Questo disco è assolutamente necessario sopratutto per chi ama il blues oldies, capolavori sono: "Tray", "One good man", "To love somebodi", "Kozmic blues".

"4 way street" Crosby, Stills; Nash & Young (1971), anche questo un live eccezionale, quattro grandi musicisti che cantano e suonano le loro canzoni singolarmente e poi altre in gruppo, del disco (doppio), preferisco il primo, lo trovo molto più interessante e stimolante fantastiche le canzoni: "Teach your children", "Triad", " Right between the eyes", la superba "Cowgirl in the sand", insomma tutte!!!

"Who's next" The Who (1971), la forza non più generazionale, partorisce questo superbo disco, pieno di innovazioni per il gruppo britannico, i primi sintetizzatori sequencer sulle chitarre di Peter Townshend, il basso di John Entwistle, la voce di Roger Daltrey, che ci ricorda, al contrario quella di Robert Plant... e ovviamente il più eclettico personaggio tra i batteristi di quell'epoca; Keith Moon. Purtroppo alcuni brani sono "esauriti" a causa dell'utilizzo per la serie C.S.I.

"Abbey Road" The Beatles (1969), mi sembra tanto banale preferire questo disco, ma lo adoro...quindi, beato me che lo acquistai appena uscito, ingolosito dai piccoli "assaggi" trasmessi in radio, (Per voi giovani), e poi una volta posseduto...overdosi di Beatles, con commenti, ricerche di accordi e varie, tra noi musicisti in erba, i Beatles, erano un punto di riferimento, ignari che quello sarebbe stata la fine di un'epoca mai più dimenticata.

"Avalon" Roxy Music (1982), mitico gruppo degli anni 70', risorto negli anni 80', che ci ha regalato splendide gemme di musica, sofisticati sin dal nome, i Roxy Music, si sono sempre distinti dal resto, come David Bowie anche Brian Ferry, cadetto del bel canto, è stato sempre coerente con il suo inconfondibile /style. /Se non avete avuto modo di ascoltare questo disco...fatelo subito, scoprirete un mondo incredibile. Splendido esempio il brano: "Avalon", "The main thing", "True to life".

"The Hurting" Tears for Fears (1983), mi sono piaciuti tanto, sopratutto in età (musicale) avanzata, la bella voce di Curt Smith e Roland Orzabal a volte rimembranti le timbriche di David Gahan dei Depeche Mode, completavano le stupende armonie e strutture melodiche delle loro canzoni, condite con sprazzi elettronici ma anche acustici, anche in questo caso, ma molto più apprezzabile con la versione di Gary Jules e l'arrangiamento reinterpretato per l'occasione in chiave acustica dal compositore Michael Andrews per il film Donnie Darko. Memorabili i brani: "The Hurting", "Pale Shelter", "Memories Fade", "Watch me Bleed", "Change", praticamente tutte!

Come vedi, sono molto legato alla musica che mi ha formato, ma ciò non vuol dire che adoro anche molte cose contemporanee, che però ascolto senza soffermarmi più di tanto... magari più in la ne parlerò, intanto spero che qualcuno per curiosità si vada a spulciare i dischi che ho segnalato...oggi non è più un problema.


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