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Desert storm

Creato il 04 novembre 2011 da Nicolaief

DESERT  STORM  

Difficile crederci

bambini anche loro una volta.

Chissà quali maestri avranno avuto

e cosa gli insegnavano in parrocchia.

Nell’archivio della Scuola Reale di Bagdad

ci sono ancora i suoi disegni:

agnelli al pascolo sulle rive del Tigri

e uccelli in volo.

L’altro invece

amava disegnare praterie

cerbiatti bianchi e allodole nel nido.

Chissà come hanno interpretato quei disegni

le rispettive équipe delle scuole

medico-psico-pedagogiche.

Non c’è poi tanto da meravigliarsi

anche il cucciolo del caimano fa tenerezza

anche Lucifero da bambino

era un putto bellissimo

mare negli occhi e miele nei capelli.

E a guardare le foto dei carnefici

in braccio ai genitori messi in posa

bravi bambini come tutti.

Poi si diventa grandi

e subito s’indossa una divisa

ci si schiera

si diventa clienti di qualcuno

s’imparano a memoria frasi fatte

(occhio per occhio – morire per la patria è bello assai)

badando soprattutto agli aggettivi.

Così la guerra è santa oppure giusta

le operazioni chirurgiche, le patrie sacre

bianca la civiltà e scura la barbarie.

Ultimo in ordine di tempo l’aggettivo

che hanno dato alle nuove armi:

intelligenti.

Ogni tanto qualcuna si distrae

e fa strage di donne e di bambini

di civili si dice.

E la retorica della pietà

si esibisce puntuale sullo schermo

col solito vocabolario di circostanza:

costernazione per il fatale errore

i ministri che provano disagio

poi lo sconcerto dei corrispondenti

l’imbarazzo della Casa Bianca

e il Pentagono che ordina un’inchiesta.

Donne e bambini uccisi fanno scandalo

solo se si dimentica

che esiste un solo scandalo: la guerra.

      NICOLA AMORUSO

poeta nicosiano

 celebriamo un 4 novembre contro tutte le guerre


Filed under: poetici appuntamenti

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