Nella luce soffusa delle candele d'arancio
nel profumo d'incenso che addensa l'aria
giaccio sul talamo ove ogni desidero non sopirò
L'aria densa che m'avvolge presagisce ogni ardore
la tua mano scivola intrepida sul fianco
il tentativo della tua impresa non sarà invano
avverto lieve ma incalzante il tuo respiro sul mio petto
schiacciante il tuo corpo che freme sul mio
gemo ad ogni tuo sussurro d'amore
e cedo convinta alla tua cocente passione
mi lascio attanagliare dalle tue mani voluttuose
nel momento dirompente
c'è un brutto tasto dolente
non noto niente di evidente.