Cosa hanno in comune David Duchovny, Michael Douglas, Sharon Stone e Mickey Rourke? Sì, sono tutti famosi attori americani e poi? Non vi viene in mente nient’altro? Ve lo dico io: sono tra quei pochi personaggi che hanno ammesso di soffrire di una particolare patologia… un po’ piccante… avete capito? Ebbene sì soffrono di dipendenza dal sesso. Non ridete! C’è poco da scherzare…
In America esistono delle associazioni molto serie simili a quelle degli alcolisti anonimi, si chiamano Sex Addicts Anonymous. In Italia ancora non ci sono, per il momento chi pensa di soffrire di questo problema può rivolgersi ad uno psichiatra. Sì, perché la dipendenza sessuale è da considerarsi un serio disturbo psichico.
Lo dimostra un nuovo studio che arriva dalla University of California di Los Angeles, la Ucla. Ha condotto lo studio Rory Reid, docente di psichiatria presso il Semel Institute of Neuroscience and Human Behavior della Ucla, riunendo un team di esperti: psichiatri, psicologi, terapisti di coppia ed assistenti sociali. I migliori specialisti in circolazione per cercare di capire maggiormente questo problema che solo in Italia interessa circa il 6% degli uomini e il 3% delle donne. I risultati dello studio, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, dimostrano che l’ipersessualità, termine tecnico per indicare la dipendenza sessuale, è un vero e proprio disturbo mentale e, in quanto tale, va diagnosticato e trattato in modo opportuno.
I ricercatori hanno esaminato oltre 200 pazienti che risiedevano in cliniche di salute mentale in cura per la dipendenza dal sesso o da altre condizioni. Dai dati dello studio è emerso che il 17%, almeno una volta, ha perso il lavoro a causa del problema, il 39% ha visto la propria relazione rompersi, il 28% ha messo a rischio la propria salute contraendo una MST, malattia sessualmente trasmissibile, e il 78% ha riportato conseguenze negative nel piacere della vita sessuale. In totale, quasi il 90% dei pazienti presentava questo problema collegato a disturbi emozionali, impulsività e incapacità di gestire lo stress.
Per quanto riguarda l’età del disturbo, più della metà, il 54%, afferma di essere consapevole della propria dipendenza dal sesso fin dagli anni dell’adolescenza. Per il 30% dei pazienti intervistati, invece, l’età aumenta e, in genere, la fascia è dai 19 ai 25 anni. Considerata la giovane età, gli studiosi in futuro si concentreranno nella ricerca per sviluppare tecniche di prevenzione per coloro che sono a rischio.
Probabilmente l’ipersessualità entrerà a far parte del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder, DSM, in cui sono già incluse dipendenze come quella dalla droga, dall’alcol e dalla nicotina. Gli esperti parlano di dipendenza ‘senza sostanza’ simile a quella del gioco d’azzardo o dello shopping compulsivo. Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Psichiatria dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, afferma: “È una sorta di bulimia sessuale senza controllo perché vengono attivate le stesse aree del cervello”.
Lo psicologo Sameer Parikh definisce la dipendenza sessuale come: “Una situazione in cui fare sesso è vista come l’unica priorità di una persona, spingendola a trascurare tutti gli altri aspetti importanti della vita, come il lavoro, il sonno e la vita sociale. La dipendenza e la compulsività verso il sesso include qualsiasi comportamento sessuale attuato in modo ossessivo, incontrollato e irrazionale, al punto da diventare auto-distruttivo”.
In Italia è stata condotta una ricerca dai sessuologi dell’Istituto Italiano per lo Studio delle Psicoterapie che rivela come circa il 6% degli italiani, con un età che varia dai 20 ai 45 anni, presenta una dipendenza sessuale. La maggior parte di questi soggetti sono di sesso maschile, ha una relazione stabile, è laureato e anche economicamente benestante. È una patologia legata al benessere sociale, le relazioni sociali di questi soggetti sono poche e superficiali per il timore della vicinanza. Spesso, chi soffre di questo disturbo, può manifestare aggressività verso il coniuge o i figli.
Il fenomeno della dipendenza dal sesso sta crescendo vertiginosamente anche a causa della massiccia diffusione della pornografia online e del cyber sex che si diffonde sempre di più tra gli adolescenti. Lo psichiatra dichiara: “Sono due i comportamenti estremi: quello di chi abbraccia l’anoressia sessuale astenendosi del tutto da ogni attività legata al sesso e, all’opposto, coloro che non riescono a controllare l’impulso sessuale che è, però, del tutto scevro da emozioni e sentimenti”.
Mencacci aggiunge: “Come tutte le nuove patologie, la sex addiction sta a cavallo tra le dipendenze e i disturbi ossessivo-compulsivi. Ora questo studio rappresenta una prova importante che si tratta di un disturbo mentale vero e proprio e che prima o poi rientrerà, come le altre nuove dipendenze, nel DSM”.
Sintomi
I comportamenti che caratterizzano una dipendenza dal sesso possono essere vari. Tra i maggiori:
- Masturbazione
- Rapporti sessuali con sconosciuti e prostitute
- Esibizionismo
- Voyeurismo
- Fantasie erotiche e sessuali ossessive
- Pratiche di tipo sadomasochistico
- Ore e ore trascorse alla ricerca di sesso virtuale
- Utilizzo di servizi erotici sia telefonici e sia online
- Uso eccessivo di materiale pornografico
- Desiderio sessuale anche se depressi
Mencacci spiega che in questi casi il sesso diventa una vera e propria ossessione che controlla ogni aspetto della propria vita creando una sensazione di impotenza generale e incapacità di cambiare o smettere di pensare al sesso in modo continuato. Mencacci conclude: “A seconda della gravità del problema e delle possibili cause si ricorre alla terapia cognitivo-comportamentale e talvolta alla terapia farmacologica con stabilizzatori dell’umore o anti-depressivi”.
A differenza di una terapia contro la dipendenza da sostanze stupefacenti, in questo caso lo scopo non è l’astinenza ma una sessualità sana ed equilibrata attraverso l’individuazione delle ragioni che hanno causato il problema. Alcuni programmi includono l’astinenza sessuale completa per un lungo periodo di tempo che può variare da uno a tre mesi in base alla gravità della dipendenza. Per far sì che la cura sia efficace sono invitati a partecipare anche i partner.
Conseguenze
Le conseguenze causate dalla dipendenza sessuale possono essere varie. Indubbiamente un forte stress fisico e psicologico e il deterioramente dei rapporti sociali. Inoltre possono presentarsi: un’alterazione del sonno, apatia, diminuzione della memoria a breve termine e di sintesi, abbassamento della concentrazione, dell’intuito e della creatività, tristezza, malinconia, svalutazioen di sé, incapacità di innamorarsi.
È importante non fare confusione tra una vera dipendenza sessuale e semplicemente un desiderio un po’ più accentuato, in rete ci sono diversi test che vi aiuteranno a capire se è il caso di preoccuparsi o meno. Il test più attendibile è quello sviluppato dal Dott. Carnes, autore di diverse pubblicazioni e direttore del Sexual Disorder Service all’Istituto Meadows in Arizona, America. Il test si chiama SAST, Sexual Addiction Screening Test.