Così come recitava il titolo di un libro di Geoffrey, la fine è nota: e allora pedala! Quella che vi racconto oggi è una vera storia urbana. Procediamo con ordine, esco dall’agenzia per un caffè ed entrando al bar mi cade l’occhio su un gioiello con sellino e manubrio, non ne ho mai vista una simile. Legata ad un palo sul marciapiede, meravigliosa sotto un insolito sole invernale, il suo telaio emana profumo di legno. Voglio sapere tutto di lei ma né il titolare del bar né io riusciamo a trovare il proprietario. Vabbè mi accontento di fotografarla.
Mi divertiva l’idea del dettaglio sulle circonferenze intersecanti tra le due ruote della bici ferma sul marciapiede con quella anteriore dell’auto parcheggiata sulla carreggiata, perfettamente a favore di obiettivo. Rientro in ufficio e solo dopo qualche giorno ricevo un save the date per un evento dedicato al design autoprodotto. Curiosando sul sito, tra le immagini in anteprima di prodotti e designer, trovo lei, quella meravigliosa bicicletta con il telaio di legno vista qualche giorno prima. Una coincidenza troppo forte, quasi un segno del destino, per non scrivere un post. Parte la telefonata e conosco Gianni Speciale che mi racconta la sua storia. Nasce nell’edilizia ma la passione di sempre è il legno. E io subito: “ma le biciclette?” Forse non se ne sarebbe fatto nulla, se venticinque anni prima qualcuno non gli avesse rubato la sua adorata mountain bike, una delle prime in commercio, era affezionato a lei a tal punto da considerarla quasi un feticcio.
“Ero talmente arrabbiato che non ho parlato con nessuno per settimane ma nel frattempo iniziai a disegnare biciclette su fogli di carta, il risultato mi piaceva per cui decisi di iniziare a progettarle con il computer”. E così, in meno di un batter di ciglio, ecco il magazzino utilizzato per depositare atterzzature edili, trasformarsi in laboratorio creativo. Oggi Speciale è il suo brand dietro al quale si scopre un universo artigianale fatto di tecnologia sostenibile e creatività Made in Italy. Materiali naturali e ecocompatibili danno vita a forme uniche per una produzione di biciclette dal design davvero insolito. Se fino a qui vi ho raccontato una storia urbana, da questo momento ha inizio un viaggio, virtuale, attraverso l’Italia, perché i “gioielli” di questa collezione portano il nome di città italiane. Partiamo dalla Brianza dove troviamo Monza, elegante e al contempo sportiva è una city bike con un telaio lamellare di frassino e mogano che strizza l’occhio al vintage con le sue guarniture originali anni ’70 recuperate.
Dalla terra del mobile alla capitale italiana del design il passo è breve. Milano è la bici da passeggio per eccellenza. Sinuosa, essenziale e comoda, ha un telaio in legno massello di frassino con finiture estetiche in mogano, manubrio cruiser, i parafanghi sono in acciaio inox.
Un saltino da Romeo e Giulietta per trovare Verona, estrosa dalla forte personalità, è una bicicletta da donna molto confortevole grazie al cambio automatico a due velocità. Il manubrio è a scelta a seconda delle preferenze, corsa o passeggiata all’aria aperta.
Terminiamo il viaggio raggiungendo la capitale, li ci aspetta Roma, la più leggera di questa sorprendente nuova collezione. Legno non solo per il telaio ma anche per le ruote, per una pedalata estremamente fluida. In due versioni, Roma S ha il manubrio in MTB che rende più scattante la guida.
Gianni Speciale sarà tra i designer della prossima edizione di DesignCircus, mostra mercato interamente dedicata all’autoproduzione che animerà il weekend milanese il 21 e 22 febbraio. Noi ci vediamo la settimana prossima su Funk Design.