Magazine Maternità

Dettagli (in)significanti.

Da Nina
Non pensate che questo mio silenzio significhi quel che tutti auspichiamo, perché siete fuori strada, ahimé. Qui, dopo gli ultimi avvenimenti, tutto tace. Simone, il principino, dopo essersi fatto desiderare per anni, ha deciso bene di continuare con la suspance e di rimandare ancora un po' la sua venuta.  Gli piaceranno gli ingressi teatrali, chissà. Sicuro gli piace farsi attendere.  Ma d'altra parte io cosa potevo aspettarmi da questo monello che prima di arrivare a noi ci ha messo di fronte a tutti i nostri limiti, chiedendoci di superarli, ci ha chiesto di chiudere tutti i conti col passato, di migliorarci, di spingere gli orizzonti un po' più in là? Che anche nella nascita ci offrisse il tempo sufficiente per qualche riflessione ulteriore, sia mai che ci siamo dimenticati qualcosa, il Pivellino ama la precisione dei dettagli.
Certo è che di aspettative ne ha create, in noi, in tutti quelli che ci sono intorno. Ha dato innumerevoli e chiari segnali di essere 'sul punto di' - meravigliando anche la gine - e poi ha pensato bene, con la testa incastrata là sotto e incanalata come chi sta per lanciarsi, ha pensato bene invece di prendersi un altro po' di tempo.  Di fermarsi e lasciarci tutti così, a bocca aperta.  Che vorrò fare? Cosa starà aspettando? Cosa dovrei fare io?  Forse sta aspettando qualcosa di preciso, qualcosa che arrivi da me, da Noi?  Oppure semplicemente temporeggia e se la prende comoda, tanto lui ha le idee chiare e sa dove sta andando e, come ha dimostrato più volte, non c'è nulla che possa smuoverlo dalle sue posizione: lui va dritto per la sua strada, qualunque cosa accada intorno. Perciò nonostante le sollecitazioni, il tifo, gli incoraggiamenti e anche le imprecazioni, diciamocelo, lui resta fermo dove sta, impassibile. E noi aspettiamo.  Dal tappo in poi anche il mio corpo pare essere entrato in una strana quiescenza: doloretti e contrazioni in regressione.
Ora passiamo ai dettagli insignificanti. Cioè quelli che gravano solo su di me e che davvero non fanno la differenza. Oddio per me la fanno. E' che fin'ora non mi sono mai lamentata, voi mi siete testimoni, ma da un paio di giorni, anzi qualcosina in più, sono davvero tentata di farlo.  La sciatica avanza in modo ostile, mi prendono certe fitte che levati proprio, come scosse. Improvvise, lancinanti, che rischio pure di cascare perché una delle due gambe, di solito la sinistra, non mi regge. Poi c'è la sindrome del tunnel carpale, che sta peggiorando giorno dopo giorno. Mani gonfie e doloranti, due dita della mano destra addormentate per sempre e da stamattina il dito medio che NON si piega più. Che se ci provo mando a fanculo il mondo, pur non volendo. Avete presente no. I piedi? Ne avevamo già parlato mi pare quindi sorvolo. Le forze? Andate. Il caldo aumenta e si porta via le mie capacità motorie e cognitive. E tutti a dirmi che se voglio partorire devo stancarmi, fare scale e blablabla, no dico ma mi volete morta? Portatele voi a spasso le mie regali chiappe da impanzata, con ben 40 e rotti gradi fuori. Pazzi! Che poi pare che se non fai ste cose, sesso compreso, non partorirai mai. Ma suuuu, maddai, ma ti pare? La sera un po' mi riprendo e allora esco, con lui, due passi, a cena fuori, anche perché a stare tutto il giorno dentro casa è difficile anche distrarsi. Ma io dormo tanto e questo mi salva. Pisolino a metà mattina e pisolino dopo pranzo. Ho un cantiere davanti casa, che lavora tutti i giorni sabato compreso dalle 7,30 fino alle 17. Avete una vaga idea di cosa significhi? Martellamento cerebrale continuo. Per riposare devo barricarmi dentro e fanculo come si suda e comunque ancora li sento. Ma porto pazienza, che ci si abitua a tutto per non sclerare. Dulcis in fundo ho dimenticato di aggiornarvi sulle misure di Simone dopo l'ultima visita. Una rimossione funzionale la mia, devo aver cancellato le informazioni per puro istinto di sopravvivenza. Il ciccione è arrivato ad essere stimato, di peso, tra i 3,600 kg e i 4,100kg e pare essere lungo 52 cm. Un vitello praticamente! E la gine non ha potuto essere più precisa perché non poteva misurare la testa, già impegnata nel canale. Ma si capisce che è grosso dal pancione (il suo stavolta), perciò pare che i 4 kg non ce li leva nessuno. E chi lo tira fuori mo? Ma io. ovvio.
E sono giorni che chiunque mi incontra, anche sconosciuti per strada, se la ride contento e indicando la Panza tutto euforico esclama: - Ci siamo eh! Sei arrivata! - E io rispondo: - Si, ma di testa, perciò attenzione. -
Perché dopo tutte queste parole, dopo tutte queste quasicertezze sul fatto che mancapoco e cisiamo e staiperpartorire, uno delle aspettative è normale che se le fa e se nel mentre non succede nulla, è dura pensare ad altro e far finta di niente. Dedicarsi ad altro con nonchalance e leggerezza e dirsi 'Quando arriva arriva'. Ieri sono andata a trovare un'amica che ha partorito lunedì, robba che appena entro in camera  e vedo il rospetto sul letto scoppio a piangere, ma di brutto. Sono stata un paio d'orette con lei, su quel letto, mentre il ragnetto ciucciava e dormiva. Ho ascoltato i suoi racconti, ho respirato quell'atmosfera di amore totale e quando sono tornata a casa la sensazione che mi pervadeva non era 'Oddio sto per viverlo anche io!', no, la mia testa bacata mi diceva 'Oddio non partorirò maaaai!'. Sto impazzendo? Povera me... Ma, io sana non lo sono mai stata. E poi per le scale del suo palazzo incontro un tizio che, vedendomi, ride e indicando Panza mi fa... ma serve scriverlo? Certo che no, avrete già indovinato, ne sono certa.
La sera un salto da Auchan a comprarmi qualche camicia da notte con le bretelline, per il prossimo mese in casa e traversine impermeabili per il lettino e la carrozzina. E tutti gli occhi su di me, tutti a guardarmi con sommo stupore, con la faccia di chi non crede possibile che una con le mie dimensioni possa ancora girare a piede libero, invece di stare a casa ad aspettare che arrivino le contrazioni. E allora lo urlo qui,  che se lo faccessi nella realtà poi risulterei maleducata: - Siiiii sono una donna incinta e dovrei stare per partorireeeeee!!! Invece sto in giro perché ancora non succede niente, ma guarda un po'. E non è colpa mia, non so che farci! Contenti! -
A casa mi sono lasciata andare a un pianto liberatorio, ho scaricato tutte le tensioni. L'attesa logora e anche le aspettative - le mie e le altrui - ora lo so. Anche perché sto per affrontare la prova più impegnativa della mia vita e a volte i dubbi e le incertezze mi assalgono, ho paura di non farcela, di non essere all'altezza dell'ENORME compito che mi è richiesto: mettere al mondo un essere umano.
Scusate lo sfogo eh, ma io sto dopata di ormoni (o come dice mia cognata: sono estrogenata). In compenso però mi regalano due labbra che sembro botulinata. E so soddisfazioni.
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