Cari amici lettori,
Caterina Balivo è tornata su Raidue con DETTO FATTO, un nuovissimo programma che, secondo le ultime indiscrezioni auditel, avrebbe catturato a pieno l'attenzione del pubblico, ma scatenato le ire dei critici e non solo...
Facciamo qualche passo indietro: la conduttrice napoletana era stata inspiegabilmente allontanata dalla Rai, pur avendo portato al successo tantissime trasmissioni; ricordiamo Festa Italiana (Raiuno) e L'Italia sul 2 (raidue), sempre nella fascia pomeridiana. Ora si mostra felice e determinata a fare breccia nel cuore degli italiani!
Per la prima puntata, Caterina appare commossa e dopo aver salutato i telespettatori parla delle tante cose successe durante il suo lungo periodo di assenza: fa riferimento al grande amore per Guido Maria Brera e alla nascita di suo figlio Guido Alberto, due elementi che per ovvi motivi le stanno donando tanta gioia e serenità.
A mio parere, la Balivo ha presentato una trasmissione fresca, carina e decisamente innovativa...
Il riscontro invece non sembra essere in linea con le mie aspettative e spulciando tra blog, riviste e social network, i commenti non sono affatto clementi.
Qualcuno accusa la showgirl di aver copiato il palinsesto di Real Time (canale digitale dedicato al fai da te), altri invece sostengono che la distanza dal piccolo schermo le avrebbe fatto perdere la creatività; ma come si fa ad essere così spietati??
Insomma, "Detto Fatto" risulta vincente negli ascolti, ma catastrofico nei giudizi...
Il direttore di Rai2, Angelo Teodoli che di certo non avrà apprezzato la faccenda, dovrà assolutamente trovare una soluzione. Mi auguro senza prendersela con la povera Caterina che, stando a quello che ha sempre rivelato alla stampa, avrebbe fatto di tutto per tornare al timone di una trasmissione televisiva; evidentemente senza considerare i rischi del mestiere...
Un suggerimento (permettetemelo) sarebbe quello di modificare il copione; inserendo argomenti di gossip e realizzando qualche intervista vip... Sono sicuro che il tutto risulterà più accettabile, confido negli autori!
Con affetto, Armando Sanchez