di Gio’ Chianta
Come ormai tutti hanno capito, fare delle manovre correttive che prevedono solo tagli ed aumenti delle imposte è quanto di piu’ facile possa esserci ma anche quanto di piu’ sbagliato.
La manovra correttiva ”ad cazzum” era ormai diventata una specialita’ del governo Berlusconi e anche le prime mosse del governo Monti non sembrano trovare grandi discontinuità con il governo precedente.
E’ una questione di logica, non serve un master alla Bocconi: se i soldi derivanti dai tagli e dell’aumento delle imposte non vengono utilizzati per creare nuovi investimenti, che producono nuovi posti di lavoro e conseguente ricchezza, sono soldi buttati nel cesso, cioè è la classica manovra ”ad cazzum”.
Il debito si paga aumentando la crescita e non facendo i sarti con il deretano altrui. Detto tra noi, a tagliare servizi ed aumentare le tasse son buoni tutti e sul difficile che son tutti scarsi.