Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.
Il progetto di aumento della centrale idroelettrica di Chavonne (fino a quasi tre volte la potenza attuale) tra Aymavilles e Villeneuve, sottoposto in questo periodo a procedure di VIA (Valutazione Impatto Ambientale), implicherà una pesante cantierizzazione delle valli di Cogne e Savara nei quattro anni previsti per lo svolgimento dei lavori. A opere terminate, alcune zone dei territori interessati non saranno più le stesse. Così, ad esempio, la gola di Crétaz, appena sotto Cogne, che sarà sbarrata da una diga alta 15 metri; oppure la zona subito sottostante Dégioz in Valsavaranche, dove sorgerà la nuova captazione per scopi idroelettrici (loc. Pont du Loup). Sparirà Plan Pessey, in Val di Cogne, le cui aree di pascolo saranno sostituite da un deposito per materiali di risulta… . Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta ritiene che questo progetto sia incompatibile con il sistema di tutela che caratterizza il Parco Nazionale del Gran Paradiso, che sarà interessato da gran parte delle opere (il 52% dei lavori previsti). Esprime inoltre preoccupazione per il futuro economico, relativamente all’aspetto turistico, delle due vallate coinvolte.
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