Leggo dalla stampa le rassicurazioni dell’Assessore alla Cultura Graziano Di Battista circa la prossima riapertura del cinema La Perla che dovrà avvenire entro la fine di settembre. È una buona notizia perché significa che, almeno per la prossima stagione, il pericolo che Montegranaro rimanga senza una sala cinematografica attiva è scongiurato. Permangono, però, alcune perplessità.
La strategia che verrà adottata sembra essere la stessa delle ultime stagioni: una programmazione in concorrenza con i multisala, prime visioni, un prezzo del biglietto concorrenziale. Purtroppo, però, i dati dimostrano che questa strategia non ha fin’ora pagato e le presenze in sala in costante calo non lasciano molte speranze circa un’inversione di tendenza.
La sala non ha, di fatto, una programmazione infrasettimanale efficace. Essendo una struttura di valore dotata anche di un’ottima acustica, potrebbe essere sfruttata per cicli, retrospettive, cinema per ragazzi pomeridiano. Inoltre non vi si svolgono, con poche eccezioni come la breve stagione teatrale, altre attività, sfruttando compagnie teatrali locali o portandovi parte della programmazione degli Amici della Musica che viene realizzata interamente all’Officina delle Arti, ottima struttura ma completamente decentrata. Proposte in questo senso non le trovo, almeno sulla stampa.
Di Battista dice di non aver ricevuto “nessuna proposta concreta” dalle associazioni. Eppure il 30 maggio scorso protocollai, come Presidente dell’Archeoclub Montegranaro, un documento a lui indirizzato col quale proponevo un incontro con le associazioni culturali per verificare la possibilità di creare un comitato di gestione della sala che lavorasse su base volontaria e garantisse un futuro al cinema montegranarese. Sarebbe stato sufficiente riunire il famoso e, ormai, fantomatico tavolo delle associazioni (che misteriosamente non si riunisce più da mesi senza un’apparente ragione) per testare la percorribilità della proposta. Evidentemente l’Assessore non ha ricevuto la missiva o ha reputato l’idea “non concreta”. Mi sarei però aspettato, se non un tentativo di verifica, quantomeno un accenno di riscontro che non c’è stato.
Prendo atto, quindi, della volontà dell’Assessore alla Cultura di portare avanti il discorso cinema senza utilizzare risorse aggiuntive quali potrebbero essere le associazioni. Mi auguro che il La Perla abbia una stagione in controtendenza che porti incassi sufficienti ad investire sul digitale scongiurando quello che altrimenti sarebbe inevitabile ossia la chiusura definitiva dal 2014. Partire con progetti alternativi con un anno di anticipo potrebbe essere vantaggioso, per cui rimane la mia apertura a collaborare con l’Assessore e con altre associazioni per trovare delle soluzioni. Invito infine l’Assessore a studiare egli stesso delle proposte anziché attendere che gli vengano portate.
Luca Craia