Di birra in birra… in formaggio! Foto e racconti

Da Labottegadelgusto @DOLdigusto
Partiamo dagli scatti della presentazione della TabernALE di venerdì scorso 4 maggio. Una splendida galleria fotografica realizzata da Michele Saravo racconta – purtroppo per chi non c’era - una serata divertente e gustosa  all’insegna della birra  dedicata a TABERNA da Birra del Borgo… Gli amici di BdB peraltro stanno per compiere gli anni. Così di click in click dai social ai siti siamo finiti su Beer Travels che organizza la gita al Borgo in maniera assolutamente ecologica col pullman per il 27 maggio. E continuando a navigare su Beer Travels abbiamo ritrovato un piacevolissimo post di Simone Reggi che a marzo descriveva questo gustosissimo (e assolutamente in tema) appuntamento di cui vi riportiamo alcune parti… di gusto!
Una Domenica tutta laziale, quella appena passata, ma senza aquile e bandiere bianco azzurre, ma con buona birra, formaggi, e appassionati di birra. Infatti, la degustazione organizzata Domenica 11 marzo dallo staff di Beer Travels ha dato la possibilità di far conoscere a circa 40 partecipanti, tre delle migliori birre presenti nel Lazio abbinate a tre tipologie di formaggi, tutti e tre provenienti da caseifici del Lazio. Con il locale dell’enoteca 13 gradi, situata in zona Garbatella (Roma) ha fare da cornice al rincorrersi di fermentazioni birrarie e casearie, il tutto è iniziato con la Ultrasonica del birrificio Turan, abbinata a uno stracchino di Capra di Viterbo, un’ abbinamento particolare ma molto gradevole, giacché la Ultrasonica del birrificio di Montefiascone, con il suo generoso carico di luppolo regala profumi di erbaceo, fiori bianchi, e fieno che s’intrecciano bene a un dolce che ricorda il miele, dovuto dai malti; un birra a metà, quasi più dolce che amara (è infatti una Golden Ale ultralupploata e non una IPA), un dolce che, senza essere stucchevole riesce a coprire la parte “strong” del luppolo, cioè la pronunciata astringenza e un amaro importante, che rispunta fuori solo quando la sorsata arriva in fondo al palato. Un ottima birra, luppolata, ma incredibilmente non amara, che ha saputo sottolineare il dolce del formaggio molle di capra, con un pizzico di acido che Vincenzo, della bottega del gusto (DOL) ha saputo raccontare, incuriosendo gli spettatori . Seconda protagonista della giornata è stata la Francigena del neonato birrificio Itineris, una Triple dal colore ambrato, un grado alcolico significativo, forti sentori di malto al naso e in bocca e un corpo non imponente, che non la avvicina del tutto allo stile di appartenenza, ma la rende sicuramente “dangerouse drinkable” come hanno potuto notare gli ospiti, iniziando a sentire gli effetti solo dopo il primo bicchiere. Una birra, da bere a secchiate, sicuramente la più amata della giornata. A questa Belgian Ale nostrana è stato abbinato il Buono della Tuscia, un formaggio a pasta semi molle fatto con latte di mucca e dal sapore più intenso del precedente formaggio, che, come spiegava ancora Vincenzo, è adatto sicuramente ad accompagnare una birra più importante come la Francigena. Ultima rappresentante della maestria dei birrai laziali è stata la Neverending, una Stout di un altro giovane birrificio, in altre parole Free Lions, che si è presentato e raccontato al pubblico con il suo giovane ma già esperto birraio. La stout in questione è una classica stout anglosassone, dal colore quasi impenetrabile, una bella schiuma, e forti sentori di tostato, caffè, cioccolato e liquirizia e un retrogusto lungo, così lungo da dare il nome alla birra, Neverending appunto; e a contrastare il corpo e i sapori così intensi della birra ci poteva pensare solo che un pecorino, anch’esso portato dalla Bottega del Gusto; abbinare una stout ad un formaggio, non è cosa semplice, ma il pecorino di Venteiano, un pecorino morbido prodotto nel nord del Lazio e lasciato maturare nelle grotte di Venteiano sembra aver fatto bene il suo lavoro, purtroppo non ho avuto modo di provare l’abbinamento, ma dai commenti dei partecipanti sembra che l’abbinamento è stato più che azzeccato. Ma dopo tutti questi sapori, tra birre fermentate e la fermentazione dei formaggi, non ci poteva che stare un dolcetto finale! Infatti le ciambelline alla birra, gentilmente offerte da due partecipanti alla degustazione hanno permesso a tutti di svuotare le ultime birre rimaste, una “sforzo” che tutti hanno fato moooolto volentieri. Un grazie ancora all’enoteca 13 gradi che ci ha ospitato, a Vincenzo di DOL e ai suoi formaggi, ai birrai e alle loro birre, ma soprattutto a voi amanti della birra artigianale.
E noi? Ci vediamo da DOL (via D. Panaroli 6 a Centocelle) e al Territorio (Via Felice Anerio 11 al quartiere Africano).

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