Thanks to Beatrice.
«Caro Massimo Di Cataldo non avrei mai voluto arrivare a dire pubblicamente che uomo sei, e a pubblicare queste foto così terribili”.
Inizia così Anna Laura Millacci, la compagna, nel suo lungo scritto affidato al web e alle pagine di Facebook, dove oltre alle parole, venerdì sera, ha allegato anche qualcosa di più sconvolgente.
Sul suo profilo Facebook compaiono le foto del suo volto e tutti i segni della violenza: gli occhi pesti, il sangue che cola dalla bocca; persino la foto di un grumo rosso sanguinolento in un bidet, l’orrore quando si potrebbe pensare che sia qualcosa che assomigli a un feto.
Già, perché secondo Anna Laura, il suo compagno, artista e musicista Di Cataldo, non l’avrebbe risparmiata nemmeno quando era incinta.
“Anche quando ero incinta mi ha picchiata e Rosalù è un miracolo sia nata. Questa volta le botte me le ha date al punto da farmi abortire il figlio che portavo in grembo”.
Anna Laura va avanti, dice di non avere un carattere facile, che con lei si può anche litigare. Ma che non può andare avanti così e non si lascerà più trattare in quel modo.
“Mai nessun uomo potrà mai più farmi questo a me e alla vita. E spero che questo outing e sputtanamento pubblico sia utile a tutte quelle donne che subiscono uomini che sembrano angeli e poi ci riducono così. Continuando la loro vita sorridenti e divertiti, come se nulla fosse accaduto”.
E dice ancora a Di Cataldo: “Se hai un po’ di dignità non nominare mai più le donne. Perché le hai sempre e solo menate”.
Il cantante, intanto, si dichiara “Scosso”.
“Lei è la donna che amo” dice “è la madre di mia figlia, è la persona a cui voglio bene. È una cosa che mi ferisce”.
Nega tutto il cantante, ha un sussulto quando viene a sapere che la polizia sta indagando sull’autenticità delle foto postate su Facebook.
Il cantante ha saputo della bufera che si stava scatenando su internet appena prima di salire sul palco del Premio Lunezia, a Marina di Carrara (Massa Carrara). Ha cantato con le lacrime agli occhi, ha concesso bis, firmato autografi ai fan che non sapevano nulla di quello che stava succedendo.
Poi, nella tranquillità di una veranda a mezzanotte, mentre mangiava qualcosa, ha provato a ragionare a mente fredda.
«Non capisco» dice «Forse lei avrà delle aspirazioni di vita, artistiche e penso che mi voglia far del male».
Prova anche a cercare un perché.
«Forse perché ho reagito bene alla nostra separazione. Sto cercando di rimettermi a lavorare, di puntare su me stesso, dopo averle dato tanto, questa sera sono qua per questo, per lavorare, mi sto impegnando nella mia professione, lei mi ha fatto questa azione che non riesco a definire, non ho ancora parlato con lei».
Articolo di Matteo Rinaldi