Accade che ieri io sia stata incollata al pc a seguire la più grande nevicata mai vista dai tempi dell’Era Glaciale. Io e la mia immaginazione abbiamo viaggiato tra le strade deserte di New York, sommersi da metri di neve ( 90 cm in 24 h, per l’esattezza, quindi per me al bacino), tra il silenzio spettrale e il blackout annunciato. Ho vissuto nell’apocalisse di intere saghe cinematografiche, in attesa di zombie e bande di guerriglieri affamati.
Ho seguito il #facebookdown mondiale che ha avuto corso dalle 7,10 alle 8,00 am circa ( su twitter, che la gente usa solo per scrivere che facebook non funziona) pensando fosse causa dell’immane montagna di neve, la natura che finalmente riprende vita sull’uomo.
Niente di tutto questo, ahimè.
New York, bloccata, paralizzata, 200 dollari di multa per gli automobilisti trovati a guidare, metropolitane, uffici, scuole, tram chiusi, supermercati assaltati…per una semplice e inutile nevicatina.
Ma non s’era detto che sarebbe stata la più assurda nevicata mai vista?
Sì, i metereologi l’avevano giurato. Ne erano proprio convinti al punto di spingere il sindaco di New York a paralizzare un’intera città per il bene dei suoi concittadini.
L’evento del secolo!
Questo è il tweet ( ormai si comunica così, facciamocene una ragione) di uno dei meterologi che avevano assicurato la tempesta di neve. In soldoni, chiede scusa, e si, in fondo che è mai successo? Tanto allarme per nulla, “ma davvero mi avete creduto?” “ma io dicevo per dire” ” andiamo poi tutti a mangiare una pizza, vi va?”.
Avete capito? C’è qualcuno che manda un allarme, qualcuno lo ascolta, tutto si blocca, nulla accade. E il primo qualcuno cosa fa? Chiede scusa. E poi, appunto, si va tutti a mangiare una pizza al Bar Mario, due pacche sulle spalle e via verso nuove avventure.
Semplice no?
Ma è così facile la vita? Non me ne ero mai accorta.
Chiara