Magazine Diario personale
Dieci anni fa stavo andando al lavoro alla mattina ed arrivò una di quelle telefonate che da quel momento c'è un prima ed un dopo.Avevo fatto il pap-test da pochi giorni, di solito l'esito ci metteva settimane ad esser pronto, invece la tizia al telefono spiegò che era già arrivato e "non si preoccupi, ma domattina è meglio che venga qui subito".Se hai un'intelligenza media sai che a) se ti chiamano, c'è da preoccuparsi; b) chiamare la gente per fissare questi appuntamenti dev'essere un lavoro di merda, ma qualcuno deve pur farlo.Perciò, pur sapendo tutto ciò, ho stolidamente chiesto "ma c'è qualcosa che non va? non mi può spiegare il perché di questa urgenza?".Senza tornare al punto b), qualcosa bisogna pur dire "ma no, stia tranquilla, a parte che non possiamo dare informazioni telefoniche, magari è solo un'infezioncina ed il medico le vuole dare una curetta". Ora noi sappiamo che la curetta semmai te la prescrive il tuo di medico, ma qualcosa bisogna pur raccontarsi per arrivare alla mattina dopo e presentarsi subito.Non c'era un'infezioncina ma una bella alterazione cellulare già di terzo grado, a cui è seguita la prima di tante biopsie. Quando è arrivato l'esito della prima, con quest'aria natalizia difficile da condividere, sono arrivata in ospedale ed appena mi sono seduta, il medico mi ha detto brusco "ma è venuta qui da sola?".Approccio poco sensibile, ma già lì ho capito che il mio regalo di natale non era quello che avevo chiesto.Poi si è ammorbidito e per l'ennesima volta ho sentito questa frase che mi irrita tuttora "stia tranquilla" (non c'è una sega da star tranquilli finora, o no?) "l'abbiamo preso subito, vedrà che andrà tutto bene".Parlava di un carcinoma o cancro, più comunemente.Poi l'intervento, controlli e biopsie ogni 3 mesi per due anni, poi ogni 6 mesi e via ad allungare. L'intervento è stato conservativo, non hanno tolto tutto l'utero, magari volevo riprodurmi ancora e devo ringraziare le suture da parto che non guarivano se l'hanno scoperto subito, visto che all'epoca (quasi due anni dopo la nascita di PdC) i controlli erano ancora ravvicinati.
Perché questo post (che chi mi conosce bene sa quanto mi è difficile scrivere) e perché oggi.Perché qualche tempo fa in un post di Susibita mi sono imbattuta in questa storia. Se ero un'altra, magari la maggior parte di voi, leggevo, dicevo poveretta e tornavo agli affari miei.Ma io ho letto tutta la storia in una sera, mi sembrava di essere seduta lì con lei, con le illusioni e le delusioni, la paura di non vedere crescere le sue bambine, come purtroppo è avvenuto, le risposte che a volte non hai nemmeno più voglia di sentire, il corpo che non è più tuo. Non l'ho mai conosciuta, ma ho letto tutto ed ho pianto.Questa è la risposta alla prima domanda.La seconda risposta è che oggi ho ritirato l'esito dell'esame istologico del controllo dei dieci anni ed è negativo.L'esito dei dieci anni è simbolico perché ti riporta tra i normali, lo stesso rischio di ammalarsi ancora che hanno gli altri, la fine di un tunnel da cui non si esce mai.
Poi c'è la terza risposta che le racchiude tutte e due e non vado in ordine di importanza, oppure sì, decrescente, che la cosa più importante la mettiamo alla fine.
Mi sono rotta di quelli che dicono che ci vuole forza di volontà. La quasi totalità delle persone, giovani, che conosco e che non ce l'hanno fatta avevano una voglia di vivere travolgente. Perciò non siate mai irrispettosi e non dite mai una cazzata simile. Per iniziare una dieta ci vuole forza di volontà. Per andare in palestra ci vuole forza di volontà. Per smettere di fumare ci vuole forza di volontà.Per guarire dal cancro ci vogliono tante altre cose, ad esempio un bravo medico, tempestività ed a volte anche una buona dose di culo. Poi la forza di volontà aiuta, ma non offendiamo chi non ha speranza, dandogli anche la colpa di lasciarsi andare, vorrei vedere voi.
Poi che è di più una tragedia se sei madre. E' vero, se sei madre oltre al tuo dolore c'è quello dei figli.Ma c'è prima di tutto la persona.La prima persona per cui ho avuto paura sono stata io. Il mio futuro, i miei sogni, le mie speranze, tutto poteva essere spazzato via da un momento all'altro.Poi sì, certo, con la medesima intensità, c'era anche il dolore per Ciccio. Sedersi sul suo lettino a guardarlo dormire e stava per compiere due anni e non sapere quanti ce ne sarebbero stati. Sapere che tra l'altro non è che attorno ci fosse tutta sta task force pronta ad aiutarti. Tanti pensieri, ammetto. Ma non c'è niente di male ad avere paura per sé, tanto non ci danno una medaglia, non è il momento di essere superiori.
Poi che chi sa cos'hai, ti (si) ripete che andrà tutto bene. Tu non lo sai che andrà tutto bene. Lo speri, ed anch'io. Ma lasciate ogni tanto che chi sta male abbia paura, lasciate che pensi che potrà morire (tutte queste parole che nessuno vuol più sentire) lasciate che vi dica che soffre, che ogni tanto è tutto nero. Pochi problemi si risolvono negandoli ed aver paura è legittimo in un momento del genere. Se poi non da soli è molto meglio.
Infine, vorrei dire a quelle che si fanno il pap-test ogni 5 anni, tanto non mi trovano niente, che io lo faccio da quasi trent'anni ed a parte il cancro non mi hanno mai trovato nemmeno un batterio.A quelle che si dimenticano della mammografia o che non si fanno mai un esame del sangue, perché tanto.Vorrei dirvi che invece di pubblicare i giochini su facebook per sensibilizzare, che va bene anche quello, mica ammazzate nessuno, tra un link e l'altro andate al consultorio, fate la prevenzione minima, perché la prevenzione vi può salvare la vita.
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