Magazine Diario personale

Di mare e di culi, principalmente

Da Micamichela @micamichela
Una settimana al mare mi è servita.
Mi è servita a capire che esistono molti più culi grossi che culi magri e che i culi belli tra i culi magri sono l'1%, che la brasiliana sta bene anche a chi ha qualche chilo di più e il perizoma fa schifo anche sulle taglia 40.
Mi è servita ad abbronzarmi, non ero così scura dal 1994. E ho deciso che quest'inverno mi faccio le lampade perché mi piaccio abbronzata ma poi ho deciso no che schifo le lampade che fanno venire la pelle cadente e insomma boh.
Mi è servita a capire che la pastiglia da prendere prima di mangiare cose contenenti lattosio NON FUNZIONA o almeno non funziona con me e con le brioche, che pure dovrebbero avere un niente di burro. Però ho trovato due gelaterie con gelato di riso e di soia [un solo gusto tipo fiordilatte, ma vabbè, piuttosto di niente].
Mi è servita a finire l'ennesimo libro del Trono di Spade e a capire che sono stupida perché ogni volta che ne finisco uno tra le varie edizioni ci metto quattro ore a capire qual è il successivo. Ho anche deciso che gli sceneggiatori sono degli spaccapalle perché cambiano cose inutili non si sa per quale motivo, e che se Jon Snow ha 15 anni io sono Melissa Satta.
Ho capito che vivrei molto bene in vacanza perenne: fare colazione sul terrazzo guardando il mare, passeggiata per andare a comprare il giornale, leggere sotto il sole, pranzo leggero e sonnellino e poi di nuovo al sole, spritz e cena fuori e passeggiata di nuovo MA a patto di avere: 1. letto comodo come quello di casa 2. condizionatore che funziona per dormire bene 3. casa insonorizzata per non dover ascoltare il baretto sotto casa che canta O sole mio tutta la notte.
Mi è servita alla fine, a capire che da oggi dieta.
Perché a prepararsi alla prova costume prima di andare al mare son capaci tutti.

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