Di matrimoni buddisti, Raffaella Carrà e una mini guida per vegani (voraci e low budget) a Madrid

Da Labalenavolante

Cari aficionados, come state?

L’ultima settimana è stata ricca di nuove emozionanti avventure, chi mi segue su Instagram forse avrà intuito di cosa parlo

Il mio migliore amico si è sposato e così sono volata a Madrid, dove vive, per assistere alla cerimonia. Un rito davvero speciale, che si è svolto presso un tempio buddista… fortunatamente i vari passaggi oltre che in spagnolo sono stati tradotti anche in italiano, così ho potuto seguire tutto senza difficoltà (la mia conoscenza della lingua infatti si ferma a: hola amigos, vamos, adios; in genere me la cavo parlando una specie di italiano aggiungendo ‘S’ alla fine di ogni parola: caneS, gattoS e così via…)! Tra i momenti più emozionanti la cerimonia del sake, in cui gli sposi si sono scambiati le promesse, bevendo il liquore di riso; la dichiarazione d’amore della sposa, con tanto di balletto sulle note di una canzone di Raffaella Carrà in cui sono stati coinvolti tutti i presenti in sala; quella dello sposo, sulle note di Gloria Gaynor con Can’t take my eyes off you. Inutile dire che ho pianto dall’inizio alla fine, infatti prossima volta mascara water proof cheèmmmeglio :-))

(aneddoto divertente e un po’ scemo: per il matrimonio, in via del tutto eccezionale, al posto dei soliti gins e scarpe da tennis ho indossato un abito femminile (disagio!!!). E’ apparsa una foto su feisbuc di me vestita da donnino e alcuni parenti hanno pensato che fossi io la sposa….buahahhahaha!! Talmente abituati a vedermi vestita da liceale, che al solo vedere un barlume di eleganza hanno pensato fosse arrivato il gran giorno! Mi è toccato dare la smentita pubblica buahahahhah)

Comunque, già che c’ero, oltre al matrimonio ne ho approfittato per fare un giro della città, con i suoi bellissimi parchi dove fare la siesta,

i musei da visitare (se avete poco tempo a disposizione, dovendo scegliere tra tutti, consiglio il Reina Sofia, dove è esposta Guernica di Picasso; vado a vederlo ogni volta che soggiorno a Madrid, ora in tutto 6 volte e mi emoziona sempre come alla prima visita…!)

stradine dove perdersi a guardare il cielo sbucare tra i tetti

incontri che non ti aspetti

artisti di strada…

…e ovviamente i mille localini dove gustare una cerveza (birra)!

Fin qui tutto bene. Ma come se la cava un vegano a Madrid, famosa innanzitutto per il suo jamon, il prosciutto (tanto da avere addirittura un museo ad esso dedicato), per le vetrine stracolme di chorizo (salame) appeso ovunque, e disseminata di Burger king e Mac Donald’s a ogni angolo…?

Non temete, c’è di che abboffarsi anche qui… e non di sola erbetta!

Pronti al tour?

Partiamo dalla colazione!

Se siete abituati a mangiare frutta, i mercati dove acquistarla non mancano! Se invece volete provare un’usanza locale, non potete non assaggiare i churros. Si tratta di pasta F R I T T A (la ricetta originale prevede acqua, farina e sale). I migliori, pare, sono quelli dell’antica cioccolateria San Gines. Molti usano consumarli anche di sera, inzuppati nella cioccolata calda. Eddai, penserete mica di mettervi a dieta anche in ferie…nu?!

Se invece siete per una colazione più simile a quella italica, magari a base di cappuccino (di soia), trovare bar che hanno anche opzione vegan non è facilissimo, ma nemmeno impossibile. In particolare ne segnalo uno in Calle Mayor, di fianco al celebre mercato di San Miguel, dove è possibile gustare anche degli ottimi churros (a questo punto è d’obbligo provare con l’inzuppo, vi pare?).

Un’altra opzione vegan piuttosto diffusa per la colazione è il pan y tomate, ovvero pane tostato servito con pomodoro, olio d’oliva e sale.

E per pranzo?

Tenete presente che qui si mangia intorno alle 14.00, mentre la sera dalle 22.00… se come me già alle 12.00 avete lo stomaco che ulula, vi consiglio di portare con voi qualcosa da sgranocchiare, magari della frutta secca. Io se ho fame divento insopportabile, inizio infatti a reclamare ossessivamente cibo, tanto che portarmi a spasso diventa un tormento, così corro ai ripari con scorte in borsa per tenermi buona

Detto questo, rispetto ad altre città della Spagna (che ho girato in lungo e in largo!), l’opzione vegan in nei ristoranti tipici di Madrid è piuttosto limitata, ma non vi scoraggiate, per fortuna ci sono moltissime altre possibilità, puntando su altri posti!

Se vi piace l’etnico per esempio, avrete l’imbarazzo della scelta. In questa città ci sono degli ottimi ristoranti cinesi e giapponesi oppure per un pasto veloce consiglio il maoz, una catena vegetariana che propone ottimi falafel (chiedete l’opzione vegan) a prezzi onesti, o il walk to walk, dove è possibile scegliere tra spaghetti integrali, di riso o di soia e combinarli con tofu e verdure a scelta, tutto preparato al momento nella wok, magari con aggiunta di salsa di soia e anacardi tostati. I prezzi in questo caso si aggirano sui 5/7 euro a persona, bibita compresa.

Sperando di fare cosa gradita, ho preparato di seguito due esempi di menù, uno cinese e l’altro giapponese, con le opzioni vegan più comuni che potete trovare in questo tipo di ristoranti (*per gli involtini primavera dipende dal ristorante, per la maggior parte sono vegan, ma alcuni ci mettono il pollo, consiglio quindi di chiedere prima per evitare brutte sorprese!).

***

Un’altra possibilità è puntare su uno dei tanti ristoranti vegani della città. Ora, quelli che consiglierò qui sono economici e con porzioni generose

Ecocentro: si trova a nord della città, a pochi passi dalla fermata della metro Quatro Caminos. Si tratta di un centro gigantesco con tanto di libreria, palestra yoga, supermercato macrobiotico e ristorante su due piani: al piano interrato c’è il ristorante vero e proprio, mentre a piano terra si può mangiare a buffet. Io ho provato questa opzione, i prezzi sono intorno agli 8/10 euro per un primo, secondo e insalata con un panino e bottiglietta d’acqua: le porzioni sono generose! Uh, è possibile gustare anche ottimi dolci crudisti, io ho preso un tortino di mandorle e fragole che era uno sballo (per il tortino onestissimi 3 euro);

VE GA: situato in centro, in Calle de la Luna (Metro Callao), è un ristorantino aperto anche la sera, offre menù del giorno a pranzo a 10,00 euro compreso il pane e la bibita. Oltre a essere molto carino, con mobili di legno spaiati stile vintage e muri ricoperti di piastrelline coloratissime, ha un’ottimo rapporto qualità/prezzo;

LOVING HUT: situato in Calle de Los Reyes 11, in una zona piena di locali per tutti i gusti, questo ristorantino offre menù vegani a prezzi contenuti. Le proprietarie sono molto gentili e questo compensa l’ambiente un po’ freddo (non ho foto perchè era tardi e non mi funziona il flash)! Un esempio di menù del giorno:

Primo:
-Zuppa latte di tofu con pomodoro, verdure e funghi shiitake;
-Crema di cavolfiore e patate.
-Spaghetti di zucchine al pesto.

Secondi:
-Tofu di otto colori servito con riso.
-Seitan al curry con riso.

Dessert:
-Strudel di mele.
-Flan al cioccolato con caffè e tè verde alla vaniglia con limone.
-Muffin al cioccolato senza glutine
-Muffin all’ananas.

I prezzi per un menù completo si aggirano intorno ai 20 euro.

Questi sono i posti che ho visitato, ce ne sarebbero altri… non mi resta che tornare a Madrid a provarli tutti, che dite? Magari ne avete visitato qualcuno e vi va di condividere qui la vostra esperienza?

Su su non siate timidi


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