Che belle le mattine di inizio estate: l’aria è rarefatta e il cielo è blu cobalto, se chiudo gli occhi mi sembra di sentire già profumo di mare.
Che belle queste mattina quando senti che tutto intorno è tiepido e si fa colazione in balcone, i pensieri sono leggeri e io continuo a controllare lo status dei voli perché sento un richiamo alla mia isla bonita e voglio lentiggini, sabbia, frullati freschi da bere subito appena dopo la spiaggia.
Che belle queste giornate che basta niente e sei vestita, che i capelli li lasci asciugare all’aria, che le piscine riaprono e tu ci passi i pomeriggi pigri con un gelato nella mano – magari quello fatto a biscotto – e nell’altra hai un libro che parla di amore e tutte le cose che piacciono a noi.
Vorrei cominciare questa nuova stagione dando enfasi alle prime volte. La prima volta che riassaggerò le pesche. La prima volta che farò qualcosa che non ho mai fatto: chissà cosa devo aver pensato quando andai per esempio al mare la prima volta. Sarebbe bello avere un micro chip che immagazzina profumi, pensieri ed emozioni di cose che facciamo per la prima volta, e appena ci dimentichiamo le gioie della scoperta e di quanto questa vita sia generosa, ecco che tac, possiamo ricreare quella sensazione, non dando nulla per scontato, mai, che la malattia più grave è far cadere nell’oblio quelle emozioni di avventura che ci ispirano ogni volta che approcciamo qualcosa di nuovo.
Bisogna imparare a godere di ogni dettaglio. alzarsi per andare a lavorare, , quando si finisce poi di lavorare.Mangiare con i propri amici/colleghi/fidanzato. La felicità veramente dobbiamo imparare a farla dipendere dalle piccole gioie e asterischi di cui costelliamo ogni giorno: la colazione del mattino. I fiori che troviamo sulla nostra strada mentre camminiamo. Un bicchiere di bollicine a fine giornata. Un riposino di un paio d’ore rubato alla frenesia dell’attimo.
Bisogna mettere fede e fiducia in ogni asterisco del quotidiano: il trucco è li. Il nostro pensiero è veramente la fonte prima di felicità e se solo riuscissimo a : respirare. Fermarci. Ascoltare. Capiremmo che tutto quello che vogliamo / desideriamo/ per cui preghiamo di notte: sta arrivando. Dobbiamo permettere che questo immenso Universo decida il tempo e le modalità – questo non ci compete, è l’unica variabile di sorpresa che il Destino ha per colorarci gli occhi e il cuore con la meraviglia dell’inaspettato.
Ieri sera tornando a casa, dal taxi, ho chiamato il mio fidanzato: quando siamo lontani, anche solo per pochi giorni, sento fondamentale il contatto telefonico. Il tassista ha ascoltato la chiamata e quando ho attaccato, abbiamo cominciato a parlare. Mi ha detto che lui ha un’amante e una moglie e che secondo il suo avviso è l’unico modo per fare funzionare la relazione. Credo di aver passato mezz’ora in macchina a cercare di inculcare in questa persona pochi concetti ma fondamentali.
Io credo che non ci possa essere relazione amorosa senza fedeltà pura. Che l’errore posso perdonarlo, ma la bugia perpetrata mai. Che il tradire è la forma più bieca di bugia, il non rispetto elevato all’ennesima potenza. Ma che davvero? Davvero dici sul serio quando pensi e agisci in tal modo?Io penso sia solo un’esercitazione del proprio ego, l’infedeltà. Penso che non possa esserci crimine più bieco all’interno di una relazione, laddove io dico ti amo, tu rispondi anche io, condividiamo letto, pensieri, vita e tu deturpi tutto, deturpi questa meraviglia, sfregiando la mia fiducia e andando a cercare in altri lidi quello che hai giurato di trovare e rinnovare sempre nell’isola della relazione a due.
Ehnno bello mio, ehhnno. Qui c’è da lavorare. Qui c’è da sfoderare quel famoso microchip che riporti indietro la tua memoria all’emozione che hai provato la prima volta che hai baciato tua moglie. Questo è.
Nè più né meno.
Bisogna lavorare sulle relazioni. Io non sono mai stata quel tipo di ragazza che dorme e bacia in giro. Io sono sempre stata seria e ho sempre pregato per l’amore come completamento della felicità. Credendo che la coppia fosse l’unico vero baluardo di forza contro ogni intemperie.
Viviamo in un mondo che sta attraversando palesemente una crisi di valori: basiamo il nostro valore sui likes o i commenti che riceviamo dalle foto che postiamo, dimenticandoci che ci ci è accanto ci ama senza filtro, 365 giorni all’anno, scegliendoci quotidianamente. Non perdiamo ciò che è vero, correndo dietro a qualcosa di puramente velleitario.