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Di moscerini e di parabrezza

Da Hombre @LaLineadHombre
Di moscerini e di parabrezzaUna volta ho scritto un film, ma tutto eh!Il soggetto e pure 200 pagine di cazzosa sceneggiatura, e ho partecipato a un concorso bandito dalla rivista Smemoranda, un mensile che durò invero pochino.Chi vinceva girava il film, più o meno. Chissà com’è andata a finire, io non ho saputo più nulla.Poi, com’è come non è ho pure perso il file, non so bene quando nei meandri digitali e nei trasbordi da un pc all’altro in ufficio e a casa, puf, volatilizzato.È pure depositato alla SIAE su un floppy azzurro che sarà ormai marcito: quattrocentomilalire spese bene.È una roba così.Il titolo è quello del post e fino a ieri la ricerca virgolettata su san gugol motore martire dava zero ricorrenze. La storia è circolare e finisce spiccicata da dove comincia, con le gambe di un gruppo di ragazzi che entrano in un bar, poi succedono tutte le robe e la scena finale riporta la storia all’inizio.E c'è tutta una metafora su chi nella vita sia moscerino e chi parabrezza.
Il protagonista è un uomo che vive in un seminterrato dalla cui finestra, che dà sul marciapiede, vede passare milioni di gambe e la cui peculiarità, dell’uomo, è dedurre carattere e personalità degli individui solo esaminando le loro camminate.L’idea era geniale dài, anche perché il tipo risolveva un’intricata questione essendo capace di distinguere i buoni dai cattivi, bastava farli passeggiare.Sarebbe stata geniale, se non fosse che quel bastardo di Nanni Moretti dev’essere venuto a pigliarsela su una DeLorean fottendomi della grossa e riadattandola per il suo Bianca... Ogni scarpa una camminata, ogni camminata una diversa concezione del mondo.Del resto, così va il mondo, direbbe Kurt Vonnegut.

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