Magazine Diario personale
Finalmente sono riuscita ad andare a visitare questa mostra.
Dopo mesi e mesi di attesa, e le feste, e quello, e poi quell'altro, insomma mille motivi per i quali non ci ero ancora andata.
Poi la mia Amica ed io abbiamo levato l'olio dai fiaschi, abbiamo prenotato due degli ultimi biglietti prenotabili e ce la siamo goduta.
Vicenza è bella. Molto bella.
Come in molte città abitate sin dall'epoca romana, ci sono chicche stratificate le une sulle altre in molte vie del centro storico.
Nonostante ci abiti da vent'anni, ogni tanto sollevo ancora lo sguardo e scopro un particolare nuovo, un soffitto affrescato in un appartamento illuminato, uno stemma di chissà quale famiglia incastonato un un muro.
La Basilica Palladiana è una di queste chicche: è un edificio truccato, un palazzo della Ragione medioevale sul quale il caro Andrea (e qui apro una lunga parentesi: qui a Vicenza ce lo ricicciano in tutti i modi, il Palladio, forse per scarsa fantasia. Le attività che si chiamano Palladio non si contano, dalle carrozzerie ai bar al centro commerciale che vedo dalla finestra. Io lo chiamo Andrea, per simpatia), dicevo, sul quale il caro Andrea ha semplicemente appoggiato una calotta di marmo.
E che calotta.
E' un posto che adoro, la Basilica: ci ho anche dato il primo bacio al mio primo morosetto.
Non so perché mi sono messa a scrivere della Basilica, volevo scrivere due righe a proposito di questo quadro che mi ha colpito particolarmente
e invece ora ho ricevuto LA chiamata e non riesco più a scrivere.
Comincio lunedì 28.
Esulto in silenzio, perché la Purulla dorme ancora, e mi trattengo da scrivere cose da bimbaminkia tipo YEAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!, scusate, l'ho fatto lo stesso, ma ci stava.
Ora sono proprio felice.
Buon week-end a tutti!