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di nuovo qui

Creato il 22 maggio 2011 da Luci

pare poco, ma in una settimana ne succedono di cose.

torno e il presidente della mia provincia è già stato eletto al primo turno, pisapia è in vantaggio a milano per il ballottaggio e viene voglia di prendere ferie e andare là, dove si gioca la partita a dare tutto quel che c’è da dare per vincerla.

torno e il centrodestra mi pare perso nel delirio del tramonto, bossi che sbava, berlusconi che si fa riprendere come il presidente della repubblica per dire votantonio votantonio, alemanno che si incazza, la moratti che strilla, tutto fa pensare per il meglio, sembrano un branco di pazzi allo sbando.

il presidente del fondo monetario internazionale che si fa arrestare su un aereo praticamente con i pantaloni ancora abbassati.

un prete arrestato per delitti atroci, un babbo che dimentica la figlia in macchina, il papa che parla con gli astronauti vestito quasi come loro.

intanto qui, nel piccolissimo lato personale della vita, è estate, ma un’estate diversa da quella cinese, fatta di vento, di  caldo sì ma anche di cielo azzurro. di turisti col gelato, di voglia di perdere tutti i chili che d’inverno non abbiamo avuto voglia di perdere, di comprare una gonna fiorita, di andare al mare, di organizzare le vacanze, di fare lunghi bagni salati anche se l’acqua è ancora freddina.

ho organizzato una cena cinese ieri sera: genitori e sOceri, pollo alle mandorle, insalata di funghi e zucchine, riso cantonese. è andata bene, soprattutto perchè nessuno dei presenti era stato in cina.

qui, nel piccolo lato personale della vita, ho rivisto il mammuth e le ho fatto il té al gelsomino, il babbuth e le sue battute, ho risentito il mifratello ormai avviato verso una carriera da star del roccherrolle, come dice lui.

e infine ho ricevuto una bruttissima notizia, alla quale in realtà avrei voluto dedicare tutto il post, ma mi sarebbe parso di appropriarmi di un lutto non mio, e allora ve ne parlo in fondo; un blogger ci ha lasciato, luciano comida, e leggere adesso il suo blog, guardare la sua pagina facebook, assume un tono insieme strano e struggente, la rete conserva, espande, trattiene. il fatto di non averlo mai conosciuto di persona non permette al lutto di essere vissuto, per noi che per tanti anni lo abbiamo letto e per tutti coloro che semplicemente cercando qualcosa su google lo leggeranno senza sapere che chi scrive non c’è più. mando da qui, da questo piccolo nodo della rete dal quale arrivavo a lui e  ai suoi post, un abbraccio forte ai suoi cari e ai suoi amici, un abbraccio che forse loro non potranno percepire, ma è, da qui, l’unica cosa che posso fare.


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