Non so da dove incominciare a scrivere questo post, vorrei scrivere qualcosa, ho un sacco di idee nella testa ma nulla mi suggerisce come iniziare a scrivere e io intanto schiaccio i tasti per vedere cosa ne viene fuori.
Sono tornata venerdì sera da Berlino e allora ho realizzato che ormai è passato più di un mese da quando mi sono trasferita qui a Karlsruhe. Me ne sono accorta perchè per tornare a casa ho dovuto pagare il biglietto dell’S-Bahn perchè il mio abbonamento mensile era scaduto. Domani qui scioperano i mezzi, rinnoverò l’abbonamento martedì.
Un mese, più di un mese che sono qui e mi sembra di aver vissuto un sacco di cose. Se guardo alle ultime due settimane e all’opportunità che ho avuto di andare per lavoro nella capitale tedesca, Milano mi sembra così lontana. L’Italia e quello che era in grado di offrirmi mi sembra così lontana. Dispiace dirlo ma è così, ne parlavo oggi con un ragazzo italiano cresciuto qui in Germania fuori da Messa (la mia solita Messa in italiano della domenica). Qui ti danno in mano carta bianca, ti affidano subito grosse responsabilità, ti coinvolgono in progetti importanti, ti fanno sentire apprezzata e motivata.
Sarò stata io a non aver trovato tutto ciò in Italia, mi auguro veramente che ci siano aziende che ti coinvolgono nel modo in cui la mia azienda è stata in grado di coinvolgere me. Lo auguro alle mie amiche che iniziano adesso a muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Ogni giorno che passa mi rendo conto di aver fatto la scelta giusta, come diceva questo ragazzo con cui parlavo oggi: “Appartengo a quei giovani che armati di buone speranze lasciano l’Italia in cerca di qualcosa di nuovo e appagante”.
Mi rendo conto che agli occhi di chi mi legge potrei sembrare presuntuosa o incontentabile, effettivamente io non ero contenta in qualche modo, o meglio, non ero soddisfatta, sapevo che avrei potuto dare di più se solo mi fosse stata data l’opportunità. Ora mi sento soddisfatta, non ho più quel desiderio di cercare qualcosa di nuovo, le opportunità di lavoro che ricevo via mail ogni giorno neanche le apro. Sto bene, sto veramente bene.
Due parole le spenderei infine per Berlino, città che ho imparato a conoscere in queste due settimane, così multiculturale, così enorme nei suoi edifici e nelle strade che la percorrono. Ho soggiornato in due hotel, uno a settimana, che si trovano in due zone diverse: il primo era vicino ad Alexanderplatz, a pochi metri dall’azienda nella quale abbiamo lavorato, il secondo vicino al Zoologischer Garten. Non ho potuto girare molto per Berlino, l’unica sera in cui ho fatto la turista è stato quando siamo andati a cena vicino ad Hackescher Markt, zona tristemente famosa per la seconda guerra mondiale ora rinnovata e molto frequentata.
Adesso mi aspetta una settimana qui a Karlsruhe, nella quale ho già in mente di fare un bel po’ di cose, e poi in aprile dovrò con molta probabilità riandare a Berlino per tenere il corso di formazione del secondo gruppo di persone che verranno impiegate nell’assistenza clienti.
Buona settimana a tutti!