Magazine Cucina

Di teiere, piatti, scatoloni ed arancini di carnevale.

Da Lepassionidiantonella

DI TEIERE, PIATTI, SCATOLONI ED ARANCINI DI CARNEVALE. Li ho contati: devo "solo" aprire e mettere apposto altri 35 scatoloni. Ne ho aperti 15 negli ultimi due mesi, se vado avanti di questo passo mi ci vorranno appena altri 5-6 mesi...non male vero?! Il fatto è che non mi sono mai presa una pausa vera e propria per dedicarmi alla casa nuova, mi ci sono trasferita (ve l'ho già raccontato lo so) perchè nell'alloggio temporaneo non potevo certo lavorare al primo numero di cucina semplice, avevo bisogno di una cucina seria per farlo...sicchè da quando ci siamo trasferiti ho preso a lavorare 8 h al giorno al magazine e tutto il resto è passato in secondo piano. Ora, la mia indole da programmatrice compulsiva, pignola sino al midollo, mi sta tormentando, sento quasi una vocina dentro che mi dice: "Antonella ma cosa aspetti (con tanto di eco! giuro!) non puoi vivere così accampata". Il punto è che avendo bisogno di svariati props di scena per fotografare le ricette per il magazine sono partita dalle scatole con le Teiere, le Tazze, i Piatti e le Posate mentre ancora dimorano nelle valige i vestiti, le scarpe ecc. Lo so quello che state pensando, che sono strana forte, Voi avreste messo apposto prima i vestiti e magari per ultime le stoviglie buone, anche mia madre avrebbe fatto così (me lo ripete spesso ultimamente), ma che ci volete fare, ho fatto di necessità virtù, se di virtù si tratta il sorseggiar tè nero in porcellane inglesi mentre una pila di scatoloni troneggia in salotto!. 
DI TEIERE, PIATTI, SCATOLONI ED ARANCINI DI CARNEVALE. Nevica. Mentre Vi scrivo dalla scrivania dello studiolo che è posta proprio sotto la finestra vedo la siepe che delimita il mio giardinetto dalla proprietà di fianco imbiancarsi sempre più. Quasi quasi Vi confesso un'altra mia stranezza (con la speranza che non abbandoniate definitivamente questo blog senza metterci più piede!), faccio outing: Non sono propriamente una di quelle persone che attende ansiosa la neve invernale, anzi non è che mi faccia impazzire...e se siete ancora lì a leggere - l'outing lo completo - ammettendo che anche l'abuso invernale di cannella non mi sconfinfera affatto (e dopo questa se non mi avevate abbandonata prima lo farete adesso). L'avversione da eccesso di cannella l'ho ereditata da mia madre (Mamma non sarò casalinga quanto Te per quanto riguarda la priorità di apertura degli scatoloni post-trasloco ma qualche assonanza tra noi c'è. Dai non demordere!).  In verità di outing da fare ne avrei altri ma preferisco farli gradualmente, magari in un altro post, vuoi vedere mai che a qualche lettrice gli viene una sincope!. Scherzosamente Vi lascio la ricetta degli arancini di carnevale. Sono dolci carnevaleschi di origini marchigiane. Niente a che fare con quelli di riso siciliani! Anche se data l'ora in cui scrivo uno non ci starebbe niente male...d'altronde in Sicilia facevamo spesso colazione con gli arancini...qualche volta Vi parlerò della vacanza in Sicilia e degli arancini di Cipriani ad Acireale.
ARANCINI DI CARNEVALE INGREDIENTI
2 uova 50 gr di burro a T.A. 250 ml di latte 600 gr di farina 00 25 gr di lievito di birra Scorza grattugiata di 3 arance 200 g + 60 g di zucchero semolato Olio di semi di Arachide TEMPI DI PREPARAZIONE 
TEMPO DI REALIZZAZIONE TOT. 3H e 30' TEMPO DI RIPOSO 2H e 30' TEMPO DI COTTURA 15' Stampa la Ricetta.
*Consiglio: Se non siete amanti delle frittura (in realtà anch'io friggo 2 sole volte all'anno: l'ultimo dell'anno per gli Struffoli e a Carnevale per il dolce di turno) Vi consiglio di cuocere in forno gli Arancini, 180° per 20' con modalità statica è l'ideale.

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