immagine tratta dal web
E' il mio ultimo giorno di ferie.
Lunedì devo rientrare a lavoro.
Dire che la sto prendendo male è poco.
Ho il magone allo stomaco.
Le lacrime agli occhi.
Non credevo sarebbe successo.
Ho già lasciato una bambina di 4 mesi a casa per rientrare a lavoro e deve ammettere che il rientro fu quasi piacevole.
Ma adesso mi sembra diverso.
Mi sono goduta ogni istante di questi mesi.
Ho vissuto emozioni forti che non credevo di poter provare.
Ho pianto, ho riso, ho pianto di nuovo ed ho riso più forte.
Ho corso. Tanto.
Perchè è vero che con due è un po' più complicato ma, volere è potere ed io voglio poter fare tutto.
E adesso mi chiedo come farò senza la lentezza di queste mattine.
Lascio che il mio naso si riempia più a lungo del profumo di Greta.
Le dico in continuazione "ti amo da morire" e mi illudo che quel sorrisino sdentato mi dica:"anch'io".
Mi perderò un sacco di cose...
E Lei per adesso ha memoria breve per ricordare di questi mesi.
Il cuore inizia ad invidiare chi può restare a casa.
La mente dice che mi farà bene.
Cuore e mente si chiedono cosa resterà a Greta di tutto quest'amore assoluto, imprescindibile, grande quanto l'universo interno.
Lei non ha memoria.
Ed io piango.
E' possibile che quando sarà Lei a piangere io non ci sarò.
Fa male pensarlo.
Per ora inspiro un po' di più quel suo profumo che saprei riconoscere tra mille bambini.