Magazine Maternità

Di vaccini, tate e pubblicità.

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Queste sono giornate che nascono buie buie, climaticamente parlando, ma le cose in generale stanno andando molto bene (lo dico piano per non autogufarmi).
Ieri mattina ho portato la Purulla al distretto sanitario per fare il vaccino. Sotto il diluvio universale.
Ho rivisto le mamme che ricordavo dai richiami precedenti e che sicuramente rivedrò ancora: il paese in cui viviamo, che conta poche migliaia di abitanti, confina con Vicenza ma è a sé stante dal punto di vista sanitario e scolastico, quindi ci si incontra spesso.
Quei bimbi andranno a scuola con la Purulla, ho già puntato un paio di mamme con le quali mi piacerebbe fare amicizia ma non voglio essere invadente... Intanto ho imparato i nomi dei bimbi e grazie alla mia forma di autismo me li ricordo tutti.
Lei ha giocato con gli altri unenni (tutte femmine, solo un maschietto coi capelli rossi), noi genitrici ci siamo confrontate su notti in bianco, peso e così via. I soliti discorsi da mamme, che a me piacciono forse perché ne faccio raramente. Un'altra mamma ha consolato la figlia dopo le punture allattandola (evviva, non sono un'aliena).
Dopo il vaccino la Purulla non ha avuto alcuna reazione, come le altre volte. Da chi abbia preso tanta resistenza non si sa, comunque meglio così.
In questi giorni sto bonariamente cercando di convincere mia mamma che non è indispensabile che la bimba mangi sempre tutta la pappa: a pranzo siamo sempre a casa dei miei genitori, e lei teme che la la piccola non mangi abbastanza. Pesa poco rispetto alla lunghezza (8,100 kg per 74 cm), ma visto che anche il nuovo pediatra (siamo riusciti a cambiare pediatra, adesso la Purulla ha lo stesso medico che aveva avuto il suo papà!) afferma che va tutto bene io non mi preoccupo più di tanto.
Stiamo organizzando la festa per il compleanno purullesco.
Visto che il suo unico amico coetaneo è il cuginetto, si tratterà di una cena coi nostri amici, mascherata da festa di compleanno infantile.
Che altro...
Mi sono un po' innervosita dopo aver letto su FB una nota condivisa dalla mia amica-cognata, a proposito di tata Lucia (sempre lei) che ogni tanto parla a vanvera. Sarà l'età.
Trovate l'articolo qui.
Mi sono innervosita anche per le solite pubblicità della Kinder.
Avete visto l'ultima del Kinder Bueno? Non c'è più la biondina vicina di casa scroccona, è stata sostituita da una MILF castana, ma la scenetta non cambia. Ma dico io, con quel bendidio di panificio chi andrebbe a comprare un Kinder Bueno?
Ho capito che la Kinder ha scelto come testimonial di tutti i suoi prodotti esclusivamente degli sportivi, ma non è così che ci si scarica la coscienza. Il messaggio che passa è "sono atletico e sportivo, anche perchè mangio cagate cioccolata dalla mattina alla sera, e anzichè un pezzo di pane preferisco il Kinder Bueno".
Non va, non va.

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